È dal 2011 che si parla di questa strada, un’arteria
breve ma fondamentale per la viabilità fermana, pensata per scavalcare la
contrada Girola e risolvere in un colpo solo i problemi di congestione
veicolare e quelli di pericolosità legati a una strada che, al momento, specie
nella parte che attraversa la frazione, è gravemente insufficiente a contenere
il traffico che porta a un capoluogo di provincia e a una città
territorialmente importante come Fermo. Il collegamento tra la “variante del
Ferro” e la strada provinciale Girola consentirebbe di raggiungere la salita
del Ferro direttamente dalla Mezzina, scavalcando completamente l’abitato, con
benefici enormi e facilmente immaginabili anche per i residenti nelle aree
interessate.
Nel 2017 la Regione Marche, titolare della strada ex
Anas a cui si andrebbe a fare da variante, aveva firmato una convenzione con la
Provincia di Fermo lasciando a quest’ultima la gestione dell’arteria,
trasferendo a Fermo 4.800.000 Euro da destinarsi alla realizzazione dell’opera.
Il progetto è andato in gara alla fine del 2018 e sembrava che, finalmente, si
fosse arrivati finalmente alla realizzazione della tanto sospirata strada di
collegamento. Ma qualcosa deve essere andato storti nella gara di appalto,
visto una delle ditte che hanno partecipato al bando ha
proposto un ricorso al TAR contro l’assegnazione dell’appalto. Ora la Provincia
di Fermo, lo scorso 18 gennaio, ha stabilito di resistere in giudizio e,
quindi, è pensabile che i tempi si allungheranno di non poco. È un vero
peccato, perché la strada è realmente necessaria anche da un punto di vista
dell’incolumità di automobilisti e pedoni, visto che, specie in contrada
Girola, gli incidenti sono molto frequenti.
Luca Craia