Comunicato integrale
“Fittizia e
grottesca la risoluzione presentata questa mattina da parte di alcuni membri
della maggioranza, prodotta solamente per tirarsi fuori dall'impasse di doversi
votare 8 mozioni a firma PD contrastanti
tra loro”. Così il consigliere regionale Lega Marche Marzia Malaigia,
intervenuta oggi in aula durante la discussione della risoluzione sugli
indirizzi del nuovo PSSR a firma Busilacchi, Urbinati, Volpini, Rapa, Marconi,
Mastrovincenzo, Giacinti, Giancarli, Micucci. “Un’istanza strumentale e demagogica
di una rocambolesca maggioranza. Sul piano istituzionale l'approvazione di
questa risoluzione risulta assolutamente inutile ed inefficace, rispetto
all’attuazione di una seria e puntuale indicazione sulla ridistribuzione dei
servizi sanitari territoriali, perché di fatto è del tutto priva di contenuti.
La
riqualificazione dell’efficacia e dell’efficienza del servizio sanitario
regionale sta subendo da anni la mancanza di capacità politica-amministrativo
di questo Governo regionale. E’ solo di alcuni giorni fa, infatti, l'ultimo
episodio accaduto nell’entroterra pesarese, che rimarca ancora una volta quanto
vi sia stata sino ad oggi, una scarsa attenzione alle molteplici difficoltà
riscontrate dai cittadini a causa della riduzione dei servizi sanitari erogati,
che trascurano quasi completamente la tutela di un diritto fondamentale quale
quello della salute.
Sono fortemente
preoccupata e credo lo siano tutti i nostri concittadini, per lo stallo in cui
versa questa amministrazione su tutti i settori, incapace di dare risposte
e assolutamente noncurante delle
conseguenze che la sottovalutazione dei pericoli insiti
nel mancato scatto in termini di programmazione sanitaria, comporta. Sono tre
anni e mezzo che attendiamo da questa Giunta l’impegno concreto della stesura
del nuovo Piano Socio-Sanitario e trovo imbarazzante ritrovarci oggi a votare
una risoluzione che restituisce ai nostri cittadini marchigiani una ‘liturgia’
senza contenuti. Il PD ha proposto l’aria fritta, rinviando di mese in mese e
quindi evitando di affrontare con coerenza, le politicistiche discussioni su
assetti interni al partito. Una maggioranza che ha dimostrato ancora una volta
di essere mossa solamente dall’intento di ri-cimentare l’alleanza di
centrosinistra, ponendo fine al coro polifonico dei consiglieri che la
compongono, riuscendo però a ricompattarsi solo su soluzioni inconcludenti e
inattuabili o peggio ancora assolutamente prive di contenuto.