martedì 15 gennaio 2019

Non toccate la gente di sinistra!


Non toccate la gente di sinistra, non li stuzzicate, non li provocate. Sono nervosissimi, sono incattiviti, sono ipereattivi, sono pronti a litigare su qualsiasi cosa. L’altro giorno ho pubblicato un post scritto provocatoriamente ma sostanzialmente innocuo in un gruppo Facebook che tratta di lingua italiana e discute su grammatica e lessico. Il post trattava dell’abuso di termini stranieri, e faceva l’esempio della parola “clochard” usata in vece del nostro “barbone” e diceva: “In Italia non è mai morto di freddo, o di altre cose, alcun clochard. In Italia muoiono di freddo, o di altre cose, i barboni. Perché in Italia parliamo italiano, in Francia parlano francese, e lì non muoiono i barboni, muoiono i clochard”. Sono stato letteralmente scarnificato, accusato di disumanità e insensibilità, da tipi barbuti nel cui profilo campeggiano post anti-salvini il meno violento dei quali gli taglierebbe le parti basse.
Dipende probabilmente dall’astinenza di potere, un potere che l’elettore di sinistra non ha mai avuto prima, almeno non più di quelli di destra, ma il cui profumo era percettibile, assuefante, ormai irrinunciabile. Sembrano fiere ferite e inferocite, mirano alla giugulare, vogliono mangiarsi gli elettori non di sinistra con tutti i panni addosso, non importa quale sia il pretesto. Oggi se fai uno starnuto indirizzando il getto verso destra sei un lurido fascista e ti vogliono impiccare come Mussolini.
Del resto, gli argomenti di opposizione sono quelli che sono. È frustrante attaccare l’avversario politico perché si è messo la felpa della Protezione Civile, non trovando niente di meglio per criticarne la politica. Eppure di argomenti per criticare l’attuale Governo non mancherebbero, ce ne sono sempre, sbagliano tutti. Ma si preferisce la fuffa, chissà perché, come si preferiva scagliarsi contro Berlusconi per le sue donnine piuttosto che per come stava massacrando l’Italia. Ma l’elettore di sinistra è così: o ha letto troppi libri e te li vuole raccontare tutti, oppure se la prende con le felpe. Solo che lo fa con molta cattiveria, vuole venire a stanarti a casa, zozzone di un elettore che non vota PD. Per cui attenti a quello che dite, anche quando parlate di carbonara. Non si sa mai che il guanciale sia razzista o il pecorino fascista.

Luca Craia