La figura di Vittorio Arrigoni è certamente
interessante, sia da un punto di vista umano che culturale, senza tralasciare
il suo profilo politico. Trovo giusto che si facciano incontri per capire
meglio la personalità di questo attivista pacifista che perse la vita per mano
di un gruppo terrorista jihadista nonostante la sua attività a favore degli
stessi Palestinesi. C’è molto da riflettere sulla vita, le opere e la morte di
Arrigoni.
Trovo però sbagliato e strumentale parlarne in
occasione del Giorno della Memoria come è previsto accada in un evento a organizzato dal Comune di Montegranaro. L’opera di Arrigoni potrebbe essere
inquadrata come antisionista, anche se ci sarebbe molto da discutere su questo.
In ogni caso, parlarne nel giorno in cui si commemorano i morti a causa della Shoà
appare provocatorio. Credo che, in una giornata simile, in cui si ricorda il
momento più basso toccato dall’umanità, ci si dovrebbe concentrare su questo e
trattare altri argomenti, soprattutto quelli che potrebbero essere strumentalizzati
in direzione antisemita, in altre occasioni. Questione di sensibilità.
Luca
Craia