Il 27 gennaio si celebrerà in tutto il mondo La Giornata
della Memoria. La celebrazione è stata voluta dall’Assemblea delle Nazioni Unite
per ricordare le vittime dell’Olocausto.
Si badi bene: il 27 gennaio si commemorano le vittime dell’Olocausto, non quelle dei gulag, non quelle dei
bombardamenti israeliani, non quelle dei naufragi nel Mediterraneo. Il 27
gennaio, Giorno della Memoria, si commemorano le vittime dell’Olocausto.
Lo ribadisco perché vedo un’ansia crescente di accomunare
tutti i morti che, lo sappiamo bene, meritano tutti lo stesso rispetto, ma le
cui storie vanno trattate e contestualizzate in maniera che l’insegnamento che
la storia ci fornisce rimanga chiaro e netto. Ritengo addirittura offensivo per
la memoria delle vittime questo calderone in cui si vorrebbero mescolare storie
diverse, diverse crudeltà o diverse situazioni, spesso in maniera strumentale,
magari a suffragio di ideologie o tornaconti politici.
Per cui ribadisco ancora una volta: domenica si commemorano
le vittime dell’Olocausto, la pagina
di storia più crudele che l’uomo abbia mai scritto. Non facciamo confusione e
cogliamone l’insegnamento perché non accada mai più.
Luca Craia