giovedì 17 gennaio 2019

Centro storico: disagi evitabili per chi già vive nel disagio.


Vivere nel centro storico di Montegranaro non è facile, tra case diroccate, sporcizia, piccioni, problemi di integrazione sociale, microcriminalità. Ma ci sono problemi anche più spiccioli, apparentemente piccoli ma che abbassano notevolmente la qualità della vita. Uno di questi è la carrabilità delle strade e la carenza di posti auto. Basti pensare che, in tutta l’area intorno all’ospedale vecchio, una delle più popolose, esistono solo una ventina di posti auto per un numero di vetture dei residenti decisamente superiore. È facile immaginare quanto sia complicato parcheggiare, anche perché molti residenti non hanno il rispetto e l’educazione di lasciare spazio per altri. È un disagio col quale si impara a convivere ma che certamente non aiuta a considerare buona la qualità della vita nel centro storico.
In questi giorni si stanno effettuando dei lavori in un vicolo della zona. La ditta che vi sta operando ha la necessità di avere degli spazi per il cantiere e si è fatta riservare dei posti auto in piazzale Leopardi e in via Don Minzoni. È logico che questo avvenga, perché altrimenti la ditta non potrebbe lavorare. È quindi inevitabile che i residenti, in casi come questi, abbiano dei disagi che si vanno ad aggiungere a quelli già esistenti. Sono disagi che si accettano di buon grado, visto che non si può evitarli, ma si possono rendere il meno pesanti possibile con un po’ di sensibilità da parte di chi amministra.
Infatti i posti riservati alla ditta sono fissi, ossia rimangono occupati anche di notte, quando la ditta non lavora. Sono stati addirittura recintati. Lavorando, però, la ditta in orari normali, ossia dalle otto del mattino a mezzogiorno e dalle due del pomeriggio fino a circa le sei. Per il resto del tempo gli stalli riservati alla ditta restano vuoti, inutilizzati. Un amministratore attento alle necessità della cittadinanza, specie quella che già vive notoriamente notevoli disagi, avrebbe riservato gli stalli per il tempo necessario, lasciandone l’uso per il tempo residuo ai residenti. Considerazioni non fatte, scarsa considerazione per i cittadini o forse semplice pigrizia, perché poi, gli orari, sarebbero stati da far rispettare con controlli ed eventuali contravvenzioni. Troppo complicato.

Luca Craia