domenica 2 dicembre 2018

Segretario PD: Fermo vota per Pesaro e avalla le politiche di Ceriscioli.

Nulla di sorprendente dagli esiti delle elezioni per il segretario del PD marchigiano, che confermano che il maggior partito della sinistra Italiana oggi sia diventato il campione dell'autolesionismo. Che Paolo Petrini avesse scarse possibilità di vincere sul candidato pesarese Gostoli era cosa nota, ma che almeno potesse contare sui voti del suo territorio sarebbe stato quantomeno logico. Invece il Fermano ha votato per Pesaro. Eccetto Porto Sant'Elpidio, roccaforte nonché terra natale dell'ex deputato, tutto il fermano ha preferito il candidato pesarese, fedele alle indicazioni dell'uomo forte territoriale, Fabrizio Cesetti, a cui ha risposto nella massima disciplina di partito la nomenclatura locale.
Vince il candidato pesarese e con questa vittoria sancisce l'appoggio e l'avallo del partito marchigiano fin dalla base alle politiche attuate dall'amministrazione regionale guidata dall'altro pesarese Luca Ceriscioli. Non c'era da aspettarsi nulla di diverso, senonchè la storia va raccontata per cercare di comprendere come funzionano certe teste.
Se un paese come Montegranaro vota in massa, se 80 voti complessivi possono essere considerati massa, per un candidato extraterritoriale che propone una politica che col nostro territorio non ha nulla a che fare, anzi, propone misure che vanno nella direzione opposta alla tutela dei nostri interessi economici e sociali (vedi Camera di Commercio), vuol dire che la disciplina di partito ha un valore immensamente più grande dei suddetti interessi e dei cittadini stessi.
Plaude Alessandrini, segretario fermano, plaude Nicolai, ex segretario fermano, gongola Cesetti per l'ennesima vittoria politica che nasconde l'ennesima sconfitta per il territorio di cui è espressione. In sintesi, l'esito di questa elezione dimostra in maniera lampante i motivi per cui il PD sta scomparendo. Un partito completamente slegato dal territorio e dalle sue esigenze è, vivaddio, destinato all'oblio.

Luca Craia