Comunicato integrale
Si è parlato di caccia, lo scorso giovedi 6 dicembre
al Teatrino Antonini di Fermo. Un'assemblea pubblica voluta dal coordinamento
provinciale della Lega, per analizzare problemi, prospettive e proposte su un
settore sul quale si soffre l'assenza di attenzione e provvedimenti da parte
della regione Marche.
Dopo i
saluti introduttivi del commissario provinciale Mauro Lucentini, si è entrato
nel merito dei temi. A moderare il dibattito il giornalista Andrea Aromatico,
direttore della rivista All 4 hunters. Ad intervenire il consigliere regionale
Marzia Malaigia, l'avv. Giuseppe Villa, segretario nazionale dell'associazione
Caccia sviluppo e territorio, il presidente regionale di Libera caccia Paolo
Sparvoli.
"Su
questo tema – ha sottolineato il consigliere Malaigia – sono stata invitata a
tacere dall'assessore Moreno Pieroni, che mi ha accusato di non capire nulla di
caccia. Mi chiedo se serva essere esperti per raccogliere i sempre crescenti
malumori degli operatori, se serva essere esperti per rendersi conto che c'è un
Piano faunistico venatorio scaduto nel 2015 e mai rinnovato, principale causa
del ricorso accolto dal Consiglio di Stato che ha portato alla sospensione del
calendario venatorio regionale. Sono purtroppo evidenti l'inadeguatezza ed il
lassismo del governo regionale su questo settore, che sta provocando danni
ingenti all'economia generata da chi pratica quest'attività. I cacciatori
vivono come poggiati su un pavimento di cristallo, in assenza di una
regolamentazione adeguata".
La posizione
della Lega in materia, rimarca il consigliere regionale, è "la richiesta
di tavoli di concertazione che si aprano a tutte le categorie, quindi
allevatori, cacciatori, agricoltori, produttori di selvaggina, produttori di
accessori e abbigliamento per la caccia. Forse non ci si rende conto – nota il
consigliere Malaigia - dell'indotto di strutture ricettive dell'interno che nel
periodo invernale vivevano in buona parte dei movimenti da parte dei cacciatori
e perdono introiti importanti. Più di 20 anni fa è stata sottoscritta la Carta
di Fonte Avellana, un documento strategico per lo sviluppo dei territori
montani, le cui intenzioni sono rimaste tutte sulla carta. Pensiamo anche al
piano di controllo del cinghiale, realizzato con evidenti lacune, come il
divieto per gli agricoltori di mettere recinti di cattura se non in possesso
del porto d'armi. Ci sono seri problemi per gli allevatori nel risarcimento per
i capi di bestiame attaccati da animali selvatici. Uno dei motti della Lega è 'La
difesa è sempre legittima'. Non vale solo per chi viene derubato in casa o
nella sua attività. Vale anche nel senso di protezione del lavoro, delle
produzioni, degli equilibri del territorio. In questo senso i cacciatori e
tutte le categorie ci troveranno sempre in prima linea. Crediamo serva un
approccio completamente diverso a quello operato dalla Giunta regionale, volto
ad affrontare i problemi, dare regolamenti certi, coinvolgere con tavoli aperti
tutti gli attori, preservare il territorio e le attività produttive e
ricettive".
Marzia Malaigia
Foto: http://gds.it/2018/09/29/caccia-sicilia-il-consiglio-di-giustizia-amministrativa-conferma-il-blocco_924531/