lunedì 10 dicembre 2018

Centro Storico: l’agenzia Nuova Res ancora lavora ma che sta facendo?

Temevo, e non solo io, che il progetto dell’assessore al centro storico del Comune di Montegranaro, Giacomo Beverati, fosse finito in qualche cassetto in attesa degli esiti delle prossime elezioni. In effetti, nonostante che con l’assessore ci fossimo lasciati, l’ultima volta che ci siamo incontrati ufficialmente tra Amministrazione Comunale e Associazioni del centro storico, con l’intento di aggiornarci sugli sviluppi. Nel frattempo, sono passati diversi mesi, Città Vecchia si è defilata, è sorto un comitato apposito dove siedono entrambi i rappresentanti che si incontrarono con l’assessore, ossia io e Simone Perticarini, ma di aggiornarci non sembra sia aria, nonostante le reiterate richieste di un incontro da parte nostra. Da qui il sospetto che l’assessore non avesse nulla da dirci e che il progetto si fosse arenato nella sua stessa fragilità di fondo, ossia nel concetto totalmente vago di inclusione sociale che, come ebbi modo di dire all’epoca a Beverati, non sembra essere per niente la chiave per risolvere la questione del centro storico di Montegranaro.
Invece oggi, l’Istituto Luce de Noatri ci informa che l’Agenzia Nuova Res, incaricata di redigere il progetto, sta lavorando “per la riqualificazione del patrimonio edilizio privato”, cosa che suona piuttosto strana perché la riqualificazione del patrimonio edilizio privato, senza fondi, pare un concetto molto astratto. Comunque, pare che i lavori siano proseguiti, quindi l’assessore non ci ha più voluti incontrare non perché non ci fosse nulla di nuovo ma, semplicemente, perché non è interessato a collaborare con un comitato di cittadini, apolitico, nato con il massimo spirito collaborativo. Ne prendiamo atto così come prendiamo atto che, per quanto escano comunicati stampa che parlano di centro storico e di riqualificazioni, a cinque mesi dalle elezioni è tutto fermo ed è difficile pensare che, in questo breve lasso di tempo, possa muoversi qualcosa di serio. Magari di non serio sì.

Luca Craia