Comunicato integrale
La
presa di posizione del consigliere regionale Luca Marconi rispetto al voto in
consiglio regionale in cui si afferma che "chi ha votato in Consiglio
Regionale per rifiutare l’applicazione della legge 194/78 nei suoi articoli
iniziali e che oggi la vuole nella parte relativa alla contraccezione è
decisamente in una dimensione etica contraria alla vita e alle nascite"
forse parla dei suoi compagni di maggioranza del Pd.
Marconi
smentisca la presenza
La
posizione di Lega e Fratelli d'Italia è sull'argomento ben chiara, il sostegno
alle madri in difficoltà per la gravidanza di cui al cosiddetto progetto GEMMA
è indiscutibile. Lo stesso Marconi ammette che, e i recenti dati confermano
questa posizione, sono in aumento di casi di malattie trasmissibili come l'HIV,
soprattutto tra i più giovani, per assenza di informazioni e corretta
prevenzione. Ricordano Lega E FdI l'allarme dell'immunologo Fernando Aiuti:
anche se molti non vogliono riconoscerlo, gli stranieri irregolari sono il
nuovo focolaio" nell'HIV. Tra i casi di nuove infezioni uno su tre, il
34,3% riguarda cittadini stranieri.
Fratelli
d'Italia, per conto della capogruppo Elena Leonardi, ricorda a Marconi che non
ha votato l'atto, al contrario di quello che il consigliere dell'UdC va
mistificando sugli organi di stampa, pertanto prima di lanciare accuse dovrebbe
almeno documentarsi.
La
Lega Nord Marche evidenzia la malafede del consigliere Marconi e ricorda ad
esempio la mozione pro-vita del consigliere comunale di Verona che ha scatenato
la reazione della sinistra e di alcune associazioni legate ad essa. Dov'era
l'UdC in questo contesto?
Lega e
FdI ricordano inoltre che l'impegno della risoluzione è quello di una verifica
dell'importo di spesa per "tale gratuità e di preventivarne le risorse per
il bilancio 2019". L'atto che Marconi critica è limitato ai consultori
pubblici e riferito agli adolescenti o comunque ai cittadini al di sotto di 26
anni di età nonché alle donne che si trovano ad esempio in casi di post parto
con esenzione dovuta allo stato di disoccupazione o lavoratrici colpite dalla
crisi.
La
riflessione del consigliere Marconi sull'aumento del 670%, come da lui
riportato, del cosiddetto" contraccettivo di emergenza chiamato anche
"dei 5 giorni dopo" deve anche questa rispedirla ai suo compagni di
maggioranza regionale con i quali governa da ben due legislature: tale pillola
ha avuto il consenso della vendita senza ricetta proprio nel periodo di governo
Pd e UdC.
Se
Marconi pensa di fare campagna elettorale con il centro destra ha iniziato con
il piede sbagliato e lo diffidiamo chiedendogli di smentire il voto di Lega e
Fratelli d'Italia in Consiglio Regionale e lo stesso comunicato stampa già
inviato al mondo cattolico e che riporta informazioni false e scorrette.