sabato 1 dicembre 2018

Bennato, Salvini e la stupidera dei sinistroidi.

Edoardo Bennato è Capitan Uncino, ma anche Peter Pan. È Spugna, Wendy, persino il Rockcoccodrillo. È Pinocchio, la Fata, il Gatto e La Volpe. È Nerone, è il buono e il cattivo,  ma non sarà mai il censore. 
Non sono un fan di Bennato, sono un suo discepolo, lo dico a scanso di equivoci. Penso come penso perché ho nutrito me stesso bambino e adolescente del suo modo di pensare, della sua immensa libertà di pensiero, del suo pensare fuori da ogni schema, del suo essere prima di tutto Essere Pensante. 
Per questo sono inorridito del linciaggio che si sta facendo di una delle menti più libere che io abbia mai avuto la fortuna di incontrare. Un linciaggio perché zio Edo si è permesso l'audacia di farsi una foto con Salvini. Bennato è uomo intelligente sicuramente ben sopra la media di chi lo sta criticando. Bennato sa sicuramente quello che ha fatto, e quello che ha fatto, il delitto di farsi fotografare col "mostro" Salvini, rientra perfettamente in tutto quello che ha sempre detto, scritto e cantato.
Ma quello che è spaventoso è che chi si definisce fan di Bennato sia il primo a crocifiggerlo con una ottusità che non può appartenere a chi ha seguito e ha compreso il suo messaggio e il suo pensiero. E tutto questo simboleggia la politica attuale, fatta di stereotipi, di dogmi, di bandiere da difendere, di buoni e cattivi. Bennato la conosce da sempre, la canta da sempre. I suoi scarnificatoti, invece, non l'hanno mai capito.

Luca Craia