venerdì 30 novembre 2018

Case popolari. Walter Antonelli torna alla carica e propone una lettera alla Regione Marche.

Walter Antonelli durante l'incontro con le associazioni

Dopo oltre otto mesi dall’incontro tra le associazioni cittadine che si occupano di centro storico (Arkeo, Il Labirinto e Città Vecchia) e le forze politiche montegranaresi, si torna a parlare di alloggi popolari grazie all’interessamento del Presidente del Consiglio Comunale, Walter Antonelli, che sembra essere l’unico, tra maggioranza e opposizione, a ricordarsi di essersi preso un impegno per rivedere il regolamento di assegnazione dell’edilizia residenziale pubblica. In questi mesi, infatti, è calato un silenzio assordante sulla questione, vuoi perché l’opposizione probabilmente conta di metterci mano una volta vinte le elezioni, vuoi perché la maggioranza trova sostanzialmente che le cose stiano bene come stanno e l’impegno con le associazioni lo ha preso tanto per fermarne l’iniziativa.
Walter Antonelli, invece, ci torna sopra e lo fa invitando i colleghi Consiglieri Comunali a muoversi nei confronti della Regione, titolare della legge che regola la materia per le Marche. Il Presidente Antonelli propone ai colleghi una bozza di lettera e chiede loro di sottoscriverla. Nella missiva, indirizzata al Presidente della Regione, Luca Ceriscioli, e al Presidente del Consiglio Comunale, Antonio Mastrovincenzo, si chiede la modifica dell’articolo 18 della Legge Regionale 36/2005. L’articolo 18, al punto C, stabilisce che i richiedenti l’alloggio popolare devono “non essere titolari in tutto il territorio nazionale della proprietà, uso, usufrutto o altro diritto reale di godimento di un’altra abitazione adeguata alle esigenze del nucleo familiare che non sia stata dichiarata unità collabente ai fini del pagamento dell’imposta Comunale sugli immobili (ICI)”.
Un momento dell'incontro con le associazioni
Il ragionamento che fa Antonelli non è nuovo ed è stato origine di numerose modifiche di regolamenti comunali. Ma Antonelli chiede direttamente la modifica della legge regionale, perché è noto che molti cittadini stranieri, che partecipano alle graduatorie per l’assegnazione degli alloggi pubblici, sono proprietari di immobili in patria. La legge regionale, così come è strutturata, non prende in considerazione questo fattore che pure è discriminante verso i cittadini italiani che, invece, potrebbero possedere immobili di valore esiguo ed essere per questo tagliati fuori dalla graduatoria, oppure essere considerati a pari requisiti con stranieri che, invece, posseggono capitali anche importanti ma non in Italia.
La richiesta che Antonelli propone di sottoscrivere agli altri Consiglieri Comunali di Montegranaro è di modificare l’articolo 18 inserendo la dicitura “e nello stato di origine”. L’applicazione che ne deriverebbe vedrebbe l’obbligo per il cittadino extracomunitario di presentare una certificazione rilasciata dall’autorità del Paese di origine che attesti il non possesso di immobili in patria. Ovviamente da questo novero verrebbero esclusi i richiedenti asilo e i rifugiati, viste le ovvie difficoltà a ottenere un documento del genere.
È un provvedimento logico, che segue criteri di giustizia ed equità. Per questo c’è da augurarsi che il Consiglio Comunale di Montegranaro lo faccia proprio e lo sottoscriva. Nel caso non lo faccia, credo sarebbe opportuno spiegarne gli eventuali motivi e, da come l’ha posta Antonelli, la vedo dura.

Luca Craia