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Il Sindaco di Montegranaro, Ediana Mancini e il vicesindaco, Endrio Ubaldi. Foto dalla pagina Facebook del Comune. |
Non è detto che lo realizzino, ma tutto lascia
supporre di sì e, se lo faranno, lo costruiranno di fianco al cimitero di Cura
Mostrapiedi. Per il momento si tratta solo di un’ipotesi ma, a leggere il
giornale, pare molto concreta la possibilità che il Comune di Sant’Elpidio a
Mare doti il cimitero della frazioncina a ridosso dell’abitato di Montegranaro
di un impianto per la cremazione delle salme. C’è grande richiesta di questo
servizio e la zona dell’alto Piceno non è dotata di un impianto che lo svolga,
il più vicino è a San Benedetto del Tronto, per cui Terrenzi e i suoi hanno
senz’altro avuto un’idea lungimirante.
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Livelli massimi di emissione per forni crematori consentiti in Lombardia, dove esistono impianti all'avanguardia e una normativa molto precisa. |
Però, sempre Terrenzi e i suoi, si guardano bene di
mettersi l’impianto dentro casa o, almeno, in paese. Il Cimitero di Sant’Elpidio
a Mare è praticamente dentro all’abitato e costruire un impianto di cremazione
lì probabilmente sottoporrebbe l’Amministrazione Comunale a un fuoco di fila di
proteste che evidentemente il Sindaco vuole evitarsi. Così hanno pensato bene
di piazzarlo in territorio comunale ma praticamente in casa dei Montegranaresi,
visto che Cura Mostrapiedi è sì territorio di Sant’Elpidio ma insiste
praticamente nell’abitato di Montegranaro. Così le proteste, semmai, se le
becca la Mancini. Se mai ci saranno, visto che i Montegranaresi difficilmente
si agitano, non lo fanno nemmeno quando i figli vengono mandati a scuola in
edifici tutt’altro che sicuri, figuriamoci per un forno crematorio.
Gli impianti di cremazioni sono ancora un terreno
quasi inesplorato per la normativa ambientale. C’è una legge nazionale,la
130/2001, che demanda alle Regioni i regolamenti in materia, e poi c’è la
solita selva di decreti. Intendiamoci: un forno crematorio è inquinante, produce
diverse sostanze non simpaticissime come polvere, monossido di carbonio, ossidi
di azoto e zolfo, composti organici volatili, composti inorganici del cloro e
del fluoro e metalli pesanti. emissioni
di mercurio (dall’amalgama delle otturazioni dentarie), zinco, diossine-furani
e IPA.
Intendiamoci: ci sono cose molto più pericolose di un
forno crematorio, vedi la discarica di San Pietro o l’attigua centrale a
biomasse poste a pochi chilometri dal centro di Montegranaro e per le quali il
Comune di Montegranaro non si è mai preoccupato, però il fatto che Terrenzi, anziché
metterselo in casa, pensi all’impianto praticamente a Montegranaro, fa venire
il sospetto che il Sindaco di Sant’Elpidio a Mare si preoccupi per la salute
dei propri concittadini ma decisamente meno di quella dei Montegranaresi. E il
Sindaco di Montegranaro che farà? Nulla come al solito?
Luca
Craia