giovedì 20 dicembre 2018

NUOVE NORME SULLE CASE POPOLARI: LE DICHIARAZIONI DI ELENA LEONARDI (FRATELLI D'ITALIA)


" LUCI E OMBRE DI UNA LEGGE CHE DELEGA TROPPO ALLA GIUNTA REGIONALE "

Comunicato integrale

Approvata in Consiglio Regionale la proposta di legge sul riordino delle politiche abitative regionali, una legge – esordisce la capogruppo regionale di Fratelli d'Italia Elena Leonardi – che arriva a distanza di quasi tre anni dalla prima stesura a firma proprio della sottoscritta.
La difficoltà di affrontare l'argomento per così lungo tempo è un evidente segnale di come la maggioranza regionale su certe tematiche sia ancora ideologicizzata. Nel discorso in Aula il consigliere Elena Leonardi afferma che in questa legge votata oggi, ci sono punti condivisibili come gli investimenti per la messa in sicurezza e l'eliminazione di barriere architettoniche o, ancora, il principio del destinare prioritariamente, secondo le regole della sussidiarietà, le case popolari a chi risiede nel nostro territorio da più tempo. L'introduzione dei cinque anni di permanenza nel territorio marchigiano e il definire un punteggio aggiuntivo per chi risiede in un Comune, con punti in aumento per l'arco temporale che va dai dieci ai venti anni, sono finalmente un gesto concreto per i cittadini che da troppo tempo rimarcano diseguaglianze e disparità di trattamento rispetto all'ultimo che arriva vanno nella direzione dei principi che avevo auspicato nella mia proposta anche se potevano essere più incisivi in tal senso.
La Leonardi ritiene positiva anche la tutela nei confronti delle morosità incolpevole, che, in un periodo di crisi come quello attuale, deve essere una considerazione da non sottovalutare come pure il dover definire una scadenza certa per la verifica periodica del mantenimento dei requisiti per poter usufruire delle medesime case popolari.
Diverse sono però anche le "note dolenti" della legge approvata, come quello di accentrare il potere nelle mani della Giunta, diminuendo il confronto democratico: lo vediamo con le modalità di nomina del Presidente dell'Ente Regionale Edilizia Residenziale Pubblica e addirittura, nella designazione del Segretario del medesimo ente. La Leonardi critica fortemente anche il fatto che la Giunta avrà il potere di definire i criteri per l'individuazione delle modalità di attestazione dei requisiti per avere le case popolari. Dubito fortemente – e l'ho anche ribadito presentando emendamenti migliorativi in tal senso - che la Giunta Regionale avrà il coraggio di inserire tra i parametri da valutare anche i patrimoni posseduti all'estero dai cittadini extracomunitari. Eppure – prosegue Leonardi – un discorso di vera equità sociale vorrebbe che le verifiche fossero fatte concretamente attraverso consolati ed ambasciate, laddove i paesi abbiano problemi concreti nel rilasciare documentazione efficace; saranno i comuni a valutare poi, con apposito punteggio, la situazione. Purtroppo – continua la Leonardi – troppi "furbetti" hanno usufruito di case popolari con, lo si è visto anche da indagini emerse negli anni, proprietà all'estero non dichiarate. Non possiamo più permettere – secondo Leonardi – che ci sia una discriminazione fra chi da una parte ha proprietà in Italia e può (e deve) essere controllato e verificato e chi, dall'altra parte, come i cittadini extracomunitari, può solo presentare un'autocertificazione. E' lo stesso Consiglio delle Autonomie Locali che lo mette nero su bianco ma che – conclude la Leonardi - la maggioranza regionale non ha adeguatamente recepito.