giovedì 29 novembre 2018

Non si rilancia il centro senza cinema. Soldi buttati al vento. Serve un progetto che non c'è.


Ogni volta che vedo Montegranaro deserta nei fine settimana mi chiedo cosa si possa fare per rianimare un centro che muore ogni giorno di più. È evidente che serva una politica complessiva, un piano articolato che contempli l’incentivazione per l’apertura di attività commerciali e ricettive e un progetto culturale che promuova iniziative consone al contesto, il tutto pensato in un discorso più ampio di recupero globale, urbanistico e sociale del centro storico nella sua interezza.
Le iniziative che via via si prendono, in maniera saltuaria, di solito funzionano, basti vedere i mercatini dello scorso settembre o il grande successo della castagnata dell’Avis, che ha letteralmente riempito la piazza. Questo indica che, tutto sommato, i Montegranaresi sono propensi a frequentare gli spazi cittadini, a patto che si offra loro qualcosa. È però impensabile che si possano organizzare eventi continui coprendo tutti i fine settimana dell’anno.
In questo senso è fondamentale la presenza del cinema. Il La Perla non svolge più la sua funzione ormai da anni e le iniziative recenti dell’assessorato alla cultura, con proiezioni disarticolate, mal promosse e comunque non organiche, hanno sostanzialmente fallito. Il motivo del fallimento è probabilmente imputabile proprio alla disorganicità dell’iniziativa. Il cinema deve essere una presenza costante nell’offerta di attrattive, deve essere comunque funzionante ogni fine settimana, qualunque sia la programmazione. Aperture a spot sono del tutto inefficaci.
Investire per far funzionare come sala cinematografica il La Perla sarebbe lungimirante, in quanto andrebbe nella stessa direzione in cui gli intenti dichiaravano di andare con il cospicuo investimento del marciapiede di viale Gramsci, investimento rimasto inutile in quanto non collegato ad alcuna iniziativa organica per far rivivere il centro. Si è investito mezzo milione di Euro in una struttura bella ma inutile perché non si si sono voluti spendere pochi spiccioli per creare i motivi per cui la gente la frequentasse.
Il La Perla manca di attrezzature per il digitale, cosa che lo rende inutilizzabile come cinema. Ma per metterlo nelle condizioni di funzionare, l’investimento sarebbe minimo. Qualche anno fa c’era un abbozzo di accordo con l’ultimo gestore per dividere a metà le spese che, per il Comune, sarebbero state di circa 35.000 Euro. Bazzecole, pensando a quante centinaia di migliaia di Euro questa Amministrazione sta spendendo per cose certamente non più utili. Quindi il fatto che il cinema ancora non funzioni è, con ogni evidenza, una scelta politica.
È una scelta, però, che contraddice la volontà di rilanciare il centro, volontà per la quale si sono investiti tanti soldi in viale Gramsci. Da ciò si desume che non esiste un progetto articolato, che non c’è una visione di insieme. Così facendo, però, si sprecano soltanto soldi. Il risultato è il deserto che vediamo ogni fine settimana a Montegranaro.

Luca Craia

È