venerdì 16 novembre 2018

La vera storia del Zippomat e della macchina spatasciata domenica scorsa.


Ve la racconto senza tanti fronzoli: il marchingegno che noi chiamiamo affettuosamente zippomat e che impedisce il transito delle auto sul marciapiedone nuovo nuovo di viale Gramsci alzandosi a orari stabiliti, pare abbia un sistema di sicurezza che, in caso di vibrazioni forti, lo fa abbassare. Credo serva per situazioni di emergenza tipo terremoto e simili ed è cosa buona. Domenica scorsa in viale Gramsci operava la spazzolatrice per rendere decente il posto prevendendo una presenza cospicua di persone per le manifestazioni del pomeriggio. La spazzolatrice produce vibrazioni e il zippomat le ha avvertite abbassandosi e aprendo il marciapiedone nonostante fosse programmato per stare chiuso.  
In questo frattempo è arrivato uno dei responsabili della ditta che gestisce la racconta rifiuti e, quindi, anche la spazzolatrice. L’uomo ha visto la strada aperta e la luce verde ed è andato per passare ma, sfiga delle sfighe, in quel preciso istante il zippomat ha deciso che le vibrazioni non erano il terremoto e ha richiuso la strada, proprio mentre la macchina gli passava sopra.
Il zippomat, quando chiude la strada, non guarda in faccia a nessuno e lo fa di botto, quasi come se sbattesse la porta. In questo caso ha sbattuto contro la macchina del malcapitato facendola sobbalzare piuttosto forte, tanto che il poveretto ha dato una notevole craniata e pare abbia riscontrato qualche lesione, fortunatamente non gravissima.
Il punto è ora il Comune vorrebbe dire che la colpa è dell’uomo che passava e non del zippomat, perché l’uomo doveva sapere che la strada a quell’ora è chiusa e che sta scritto pure sul cartello. Ma il cartello sta a parecchi metri di altezza, è piccolo piccolo e pure scritto a mano (il che lo renderebbe inefficace solo per questo). Io, personalmente, non ce la faccio a leggerlo, magari Sindaco e assessore competente, che è giovane, sì. Fatto sta che, in questo modo, si mettono in pericolo le persone ed è di questo che ci si dovrebbe preoccupare, non se si debbono pagare o non pagare i danni. Aspettiamo che qualcuno si faccia male sul serio per mettere un sistema di sicurezza che non faccia alzare il zippomat quando c’è qualcosa sopra?

Luca Craia