sabato 3 novembre 2018

Grida in arabo, notte insonne nel centro storico. Il degrado avanza.

Un'altra, l'ennesima nottata da dimenticare nel centro storico di Montegranaro. Una nottata passata ad ascoltare senza poter far nulla le grida di un uomo, evidentemente alterato, in lingua araba mista a un turpiloquio chiarissimo in italiano, provenienti probabilmente da uno degli stabili diroccati disseminati lungo le vecchie stradine.
Non è certamente un fatto di cronaca grave, ne abbiamo visti di ben peggiori. Però ci dà il segno in una situazione che diventa ogni giorno più insostenibile. Le grida, forti, fastidiose, inquietanti, le devono avere udite in molti ma nessuno sembra essersi affacciato tra i residenti della zona. Del resto, nella parte di centro storico che insiste intorno all'ospedale vecchio, di Italiani ne sono rimasti davvero pochi, sono una minoranza, e come tale si sentono. Gli altri, quelli che parlano la stessa lingua dell'uomo che urlava, non sono intervenuti nè sono mai intervenuti nei numerosi fatti analoghi che si sono susseguiti negli ultimi mesi.
Il degrado nel centro storico avanza. Lo sto denunciando da anni ed anni, ma in questo ultimo periodo la situazione sta degenerando esponenzialmente. Se le forze dell'ordine stanno impegnandosi per poter arginare i fenomeni malavitosi, occorre registrare una totale indifferenza da parte dell'amministrazione comunale che, nonostante i ripetuti inviti da parte del comitato sorto proprio per trovare soluzioni per il centro storico, Paese Mio, a incontrarsi per discutere della situazione e capire come intervenire, è sempre rimasta sorda come se la cosa non la riguardasse. Il piano di recupero su cui stava lavorando l'assessore competente non dà segno di sé e, comunque, per come mi è stato presentato a suo tempo, credo sia totalmente insufficiente di fronte a una situazione che sta realmente sfuggendo di mano. Intanto, nel paese antico, si vive con paura.

Luca Craia