Si è concluso da pochi minuti il sondaggio online
sulla pagina Facebook di questo blog con il quale, senza alcuna pretesa
scientifica, abbiamo cercato di capire in qualche modo come i Montegranaresi
potranno muoversi nella cabina elettorale il prossimo 26 maggio. È logico che
il dato è quanto di meno attendibile si possa attendere, ma ci serve più che
altro per ragionare su possibili scenari.
Il quesito era il seguente: Il 26 maggio 2019 si voterà per il rinnovo del Consiglio Comunale di
Montegranaro e dell'Amministrazione Comunale. Hai già deciso per chi voterai,
pur non sapendo quante liste ci saranno, almeno distinguendo tra l'attuale
maggioranza e l'opposizione? Quindi era possibile esprimere un’intenzione
di voto per la lista dell’attuale maggioranza, lista che sappiamo sarà
ripresentata con la stessa alleanza e qualche probabile ritocco nella squadra,
mentre per l’opposizione non si hanno ancora notizie certe su quante liste ci
saranno, se Basso correrà da solo come l’ultima volta, se i 5 Stelle faranno o
non faranno la lista. Per questo, dato che le opzioni di default previste da
Facebook sono solo due, si poteva votare o per la maggioranza o per l’intenzione
di votare una lista di opposizione non meglio definita.
Veniamo ai risultati: l’attuale maggioranza parte con
un 30% circa di voti e li mantiene per tutta la settimana del sondaggio, salvo
poi, con un exploit improvviso a poche ore dal termine, rimontare fino al 39%,
che rimane minoritario ma, del resto, è con numeri simili che governa da quasi
cinque anni. Un’amministrazione che venga premiata dovrebbe raggiungere la
maggioranza, ma rimane aperta la possibilità di vincere le prossime elezioni
anche con risultati analoghi, qualora le altre forze politiche si dividano come
è successo nel 2014.
Il sondaggio su Facebook è pubblico, per cui è anche
possibile avere indicazioni sui movimenti dei votanti guardando le singole
persone. Così notiamo un certo numero di partecipanti al sondaggio inquadrabili
nel Movimento 5 Stelle, tra i quali anche alcuni con incarichi di
responsabilità e istituzionali al proprio attivo, sbilanciarsi con un’intenzione
di voto a favore dello schieramento di governo, dato su cui riflettere. Altro
dato interessante è il ritorno, almeno nelle intenzioni, di diversi esponenti
della sinistra che in passato avevano rotto con il Pd locale e che, comunque,
sembrano pronti a dare ancora una volta il loto voto ai Dem.
In definitiva e per quel poco che conta il sondaggio,
la minoranza è maggioritaria ma non per questo matematicamente vincente, tutt’altro.
È importante vedere come ci si schiererà, con quali alleanze e con quali squadre.
Le variabili sono molte, tra le quali alcune molto rilevanti come la presenza o
no nella competizione del Movimento 5 Stelle, la strategia dell’immortale
Gianni Basso e la potenziale presenza di altre liste. Certamente vince chi
convince di più e, anche unendosi, lo schieramento e i candidati possono fare
la differenza. L’impressione è che ci sia molta voglia di rinnovamento e di un
cambio di tendenza, e che taluni personaggi meglio farebbero a fare più di un passo
indietro.
Occorre anche ricordare che l’attuale maggioranza ha
ancora parecchie cartucce da sparare a livello elettorale e molte inaugurazioni
da sbandierare per acquisire nuovi voti. Quindi, tutto è possibile.
Luca
Craia