C’è una parola, ripetuta più volte nell’articolo odierno del
Corriere Adriatico, dedicato al PD montegranarese, dalla Segretaria Laura Latini:
“tornare”. La Latini lo dice diverse volte nelle sue dichiarazioni e questo non
è che la conferma di quanto veniamo dicendo da tempo, nel senso che, se si
torna, si presuppone che si era assenti. E l’assenza del PD tra la gente è
evidente, così come è evidente la conseguenziale assenza della gente alle
iniziative del PD, vedi l’ultima Festa de L’Unità. Il problema più grande,
però, nasce dall’assenza della gente nella mente del PD, specie quando il PD
governa come a Montegranaro, assenza che si traduce in scelte politiche che
nulla hanno a che vedere coi bisogni reali dei cittadini. Buono l’intento della
Latini, quindi, ma molto elettorale. Si fosse accorta prima di questa assenza,
forse il governo di Montegranaro degli ultimi anni sarebbe stato migliore.
Mi incuriosisce invece la serie di iniziative più o meno
culturali che Laura Latini propone. Sembra quasi che voglia trasformare il suo
partito in una delle tante associazioni presenti sul territorio. Per carità,
ogni realtà che faccia cultura è preziosa, quindi ben venga anche il PD, solo
che ci sarebbe più bisogno di partiti e movimenti politici seri che di altre
associazioni che vengano a fare quello che già fanno le validissime
associazioni già esistenti.
Tra le tante iniziative di cui parla il segretario Dem c’è
un incontro per imparare a fare raccolte fondi. Sembra che la Latini voglia
dare questo strumento alle associazioni per reperire i denari che molte volte sono
indispensabili per le iniziative delle stesse. La Latini afferma di aver più
volte incontrato i Presidenti delle associazioni montegranaresi. Ebbene, io
sono parte attiva di alcune e non ho traccia di questi incontri. Non vorrei
che, anche qui, il segretario del PD abbia fatto una cernita e abbia incontrato
solo le associazioni che le aggradano, il che farebbe scendere un’ombra
sinistra sull’iniziativa che parla propri di fondi da distribuire. Del resto
qua, di sinistra, c’è rimasta solo l’ombra.
P.S.: come al solito non uso foto di Laura Latini che sembra
arrabbiarsi molto quando lo faccio. Ho usato un soggetto alternativo.
Luca Craia