mercoledì 3 ottobre 2018

Montegranaro e il senso di solidarietà della comunità


Quanto è forte la solidarietà a Montegranaro? Molto, direte. Quando c’è da essere generosi, in effetti, i Montegranaresi sono sempre molto solleciti: partecipano a iniziative benefiche, si prodigano in attività di volontariato, sono sempre pronti ad accogliere e a donare. Ma la solidarietà non è soltanto questa, la solidarietà passa anche attraverso lo spirito di comunità e lo spirito di comunità, a Montegranaro, latita. Latita perché è la comunità stessa che è sfilacciata, sframicata, polverizzata. E ci sono situazioni in cui questo è evidentissimo.
Prendiamo per esempio la questione dei commercianti di viale Gramsci: c’è un disagio evidente, manifestato in maniera plateale da dei cittadini montegranaresi che svolgono un servizio utile alla comunità nel loro esercitare un’attività. Un disagio che è reale e indubitabile, perché un commerciante non si occupa di politica, si occupa, prima di tutto, della propria attività e schierarsi apertamente può essere molto dannoso, specie in un paese come Montegranaro dove la politica, negli ultimi anni, è diventata faida quando non guerra aperta, tra intimidazioni, ritorsioni, minacce e boicottaggi. Un commerciante, se protesta, è perché esprime un disagio reale e non deve favorire politicamente nessuno.
Ci sono commercianti della stessa zona del paese che, invece, questo disagio non l’hanno avvertito, probabilmente perché la loro attività si svolge diversamente da quella degli altri. Ma se il tuo collega, il tuo vicino di porta, che fa un’attività a te non concorrente, esprime un disagio così forte da andare a protestare in Consiglio Comunale, come puoi non essere solidale, anche se il disagio non è tuo? A parte il fatto che, se il commercio in generale viene danneggiato, i danni, di conseguenza, arriveranno anche agli altri, la cosa incredibile è che, in questa situazione, non c’è stata la minima solidarietà, né tra cittadini né tra membri della stessa categoria, cosa che dovrebbe essere naturale e automatica.
Del resto la solidarietà di comunità non è mai stata fortissima a Montegranaro: si tende a dividersi, a creare piccole realtà sociali, capannelli, orientati politicamente o per interessi particolari. La coscienza è salva per le ragioni che dicevamo, quando si tratta di essere generosi i Montegranaresi sono imbattibili, ma per il resto il paese è diviso in piccole fazioni che spesso, troppo spesso, vengono alimentate per interessi politici. Così come non si riesce a concepire la realtà urbana come un corpo unico, dove il centro storico è patrimonio di tutti e va protetto da tutti, dove San Liborio che degrada è un malanno per tutto il paese, dove i singoli problemi dei singoli quartieri devono essere comuni a tutti i cittadini. Invece ascoltiamo un Sindaco che, in Consiglio Comunale, dice di raccogliere lamentele da un quartiere perché si opera troppo in un altro. Da qui diventa impossibile aspettarsi qualsiasi tipo di solidarietà, e a risentirne è la comunità che si disintegra sempre più.

Luca Craia