martedì 9 ottobre 2018

Lo streaming del Consiglio Comunale di Montegranaro è una presa per i fondelli per i cittadini.


A che serve lo streaming di una seduta del Consiglio Comunale? La domanda è stupida, perché è evidente che serva a far assistere alla seduta chi, per vari motivi, non può recarsi in sala del consiglio ad assistervi dal vivo ma è interessato alla vita pubblica del paese. Il servizio di mandare online una diretta streaming del Consiglio Comunale è cosa lodevole e va nella giusta direzione in fatto di trasparenza e partecipazione, parole molto care all’Amministrazione Comunale retta dal Sindaco Ediana Mancini, che ne ha fatto una bandiera in campagna elettorale. Solo che, una volta votato, di trasparenza e partecipazione ne sono rimaste ben poche, almeno nei fatti, nelle parole ancora ci sono.
Lo streaming è uno degli esempi più evidenti di come trasparenza e partecipazione siano solo parole non traducibili in fatti, così come non sono traducibili in qualcosa di intellegibile le parole dei Consiglieri Comunali ascoltate tramite la diretta Youtube trasmessa dal Comune. La qualità del video è ignobile, ma possiamo sopravvivere senza vedere i nostri rappresentanti politici. Ma vorremmo sentire a capire quello che dicono, cosa che non è possibile perché l’audio è un’accozzaglia di suoni, echi e rimbombi senza significato. È un problema noto da tempo, da sempre direi, segnalato a più riprese e non soltanto da me, ma nel ventunesimo secolo e in cinque anni non si è riusciti a trovare una soluzione tecnica per risolvere il problema. Anzi, nel tempo la cosa è peggiorata.
Quindi faccio un’altra domanda? A che serve lo streaming di una seduta del Consiglio Comunale in cui non si capisce una parola? A niente direte voi. Invece a qualcosa serve. Serve da alibi, serva all’Amministrazione Comunale a poter dire che lo streaming c’è, che la trasparenza e la partecipazione ci sono. Se poi non sentite, alzate il culo e andate a Palazzo Francescani a seguire dal vivo. Amen.

Luca Craia