La risposta di Fabiano Alessandrini, Presidente della
società di trasporti a capitale pubblico (e a CDA di nomina politica) STEAT,
che gestisce il trasporto scolastico nel Fermano, alla nota di Viviamo
Montegranaro comparsa sulla stampa, e anche qui (leggila)
è stupefacente. Prima di tutto lo è perché risponde a Mauro Lucentini mentre la
nota è a firma dell’Associazione Viviamo Montegranaro, probabilmente facendo
confusione tra Lega, personaggi e paesi ma facendo anche un torto ai membri di
Viviamo Montegranaro che non vengono minimamente considerati; è stupefacente
anche perché risponde lui mentre il comunicato si rivolgeva al Presidente della
Regione, Luca Ceriscioli, e non al Presidente della STEAT. Ambizioni?
Diventa ancora più stupefacente quando Alessandrini si
avventura nella matematica, facendo la media dei chilometri interessanti dalla
tratta a Montegranaro e non quella per i chilometri di Fermo. Nel suo modo di
fare i conti, i suoi, di conti, riportano per forza; ma, se vogliamo usare il
metodo della media, dobbiamo usarlo sia a Fermo che a Montegranaro. In questo
modo vedremmo che i conti di Alessandrini non riportano. Altrimenti potremmo
accettare l’alternativa di Alessandrini, ossia di diversificare le tratte per
chilometraggio: si sale tutti a Santa Maria, si spende meno e, se la STEAT avrà
dei problemi di sovraccarico di alcuni mezzi piuttosto che di altri, se li
risolva.
Il punto è che questa situazione va avanti non da ieri, ma
dal 1992, anno in cui il percorso è mutato per l’apertura della provinciale
Mezzina. Sono ben ventisei anni che Montegranaro paga una tariffa superiore a
quella che dovrebbe pagare e Alessandrini dovrebbe capirlo, nonostante gli
evidenti conflitti con la matematica. Ventisei anni di pagamenti non dovuti, se
portati in tribunale, possono produrre una class action che potrebbe fare molto
male all’azienda di trasporti. Finora mi pare non l’abbia ancora minacciata
nessuno, ma la class action appare comunque come un’ipotesi percorribile. Ora,
se la STEAT mantiene la sua irremovibilità, credo che l’ipotesi possa diventare
più concreta. Se invece l’azienda dimostrasse maggiore elasticità, magari del
passato ci si potrebbe anche dimenticare.
Luca Craia