La fonte di Sant'Ugo |
A Montegranaro, dove il beato Ugo da Serra San Quirico ha
vissuto gran parte della sua vita ecclesiastica, sono rimaste ben poche tracce
del suo passaggio, fatta eccezione per un affresco contenuto nell’ecclesia
omonima ed estremamente carente proprio nella parte dove il santo dovrebbe
essere raffigurato e lacune reliquie ossee a lui attribuite ma che meritano
fondati dubbi. C’è anche una tempera sull’abside della chiesa dei SS.Filippo e
Giacomo con l’effige del monaco silvestrino, e una scultura lignea sulla portantina
processionale dove venivano collocate le suddette ossa, ma sono immagini molto
recenti e, di conseguenza, poco attendibili storiograficamente.
La guarigione di un cieco |
A Sassoferrato, invece, dove il beato Ugo è morto e dove i
suoi resti riposano, ci sono due immagini molto interessanti, anch’esse non
coeve ma più vicine temporaneamente alla vita del santo, entrambe raffiguranti
miracoli che Ugo avrebbe compiuto a Montegranaro: la prima raffigura la
guarigione di un cieco in una strada che viene definita come una via del
castello montegranarese. L’altra illustra lo sgorgare della nota “fonte di Sant’Ugo”,
ancora presente nelle campagne montegranaresi. Entrambe le tele, databili al
XVI secolo, sono custodite nello stesso tempio che ospita il corpo del beato,
Santa Maria del Piano.
Luca Craia
Urna contenente i resti del Santo |