giovedì 19 luglio 2018

Sequestro area camper di Campi - Norcia. Qualcosa non quadra. La desertificazione procede.


L’area camper allestita dalla Proloco di Norcia a Campi grazie alle donazioni degli Italiani per sostenere il ritorno del turismo nella cittadina umbra colpita dal terremoto del 2016 è stata sequestrata dai Carabinieri per ordine della Procura della Repubblica di Spoleto. Il motivo è che non ci sarebbero state le autorizzazioni necessarie. Stupidaggini, di fronte a una tragedia immane come il terremoto, stupidaggini che, però, hanno violato la legge. La legge è stata violata involontariamente dalla Proloco che ha allestito il campo, ma anche dalla negligenza o dall’insipienza di chi queste autorizzazioni sapeva fossero necessarie e non le ha concesse.
Possiamo dare la colpa alla Magistratura? No, assolutamente. La Magistratura compie il proprio dovere e, di fronte a una situazione che viola le leggi, deve intervenire. Quello che è strano è che difficilmente una Procura della Repubblica parte con un’iniziativa di questo conto di propria sponte. Di solito si comincia da un esposto. Ci sarebbe da chiedersi se esiste l’esposto e chi lo ha fatto.
Fatto sta che siamo di fronte all’ennesimo fatto che porta a fermare la ripresa della normalità, a favorire la desertificazione delle zone terremotate. Norcia si sta riprendendo, c’è gente, c’è turismo nonostante tutto. Questo è un brutto colpo per la ricettività, un colpo che ha tutta l’aria di essere stato studiato a tavolino. Come mai non c’erano i permessi? Perché il Comune, che deve aver saputo della realizzazione del campo, visto che non siamo a New York ma a Norcia, piccolo centro dove si sa tutto di tutti, non ha fatto in modo che venissero concessi senza correre rischi di incorrere in sanzioni o peggio, come sta capitando ora? Ma, soprattutto, la domanda è questa: chi ha mosso la Magistratura?

Luca Craia