giovedì 19 luglio 2018

La leggenda del Che, Fidel e l'X5

Un'antica leggenda della giungla cubana racconta delle origini del noto SUV BMW, l'X5. La bella macchina tedesca, secondo la narrazione degli indigeni, fu inventata nientepopodimenochè nel 1959. Il primo prototipo fu dato in uso proprio alla coppia Fidel-Che, cui fu affidato il compito di testarla nel fitto della foresta tropicale durante la rivoluzione cubana.
La leggenda narra della coppia di rivoluzionari proletari che arrivò alle porte de L'Avana a bordo dello scintillante SUV tedesco appena lavato e tirato a lucido da un contadino coltivatore di banane autoctone e dalla sua famiglia proletaria composta da dodici figli, tutti comunisti. Alla vista della capitale ormai conquistata, i due iniziarono a litigare per chi di loro dovesse avere l'onore di rimanere alla guida del mezzo entrando trionfalmente in città. Fidel e il Che vennero addirittura alle mani, e pare esista una vasta documentazione fotografica per opera di un fotoamatore di origine spagnola, tale Chishotte Mancha che, a bordo della sua moto che chiamava Ronzinante, teneva un resoconto fotografico dell'impresa, una specie di diario da cui il libro "I diari della motocicletta", più che altro attratto dalle lamiere del SUV che segretamente chiamava Dulcinea tanto lo amava.
La zuffa si risolse con un accordo: la guida del SUV sarebbe andata proprio al signor Mancha e i due capi sarebbero saliti sul tetto a salutare vittoriosi la folla festante. Esiste anche un noto ritratto dei due nel quale, purtroppo, non si vede nè l'autista nè Dulcinea. Fatto sta che, da allora, i comunisti svilupparono la passione per i SUV, nonché per le pashmine e le macchine fotografiche, con buona pace del proletariato che lava le macchine e si fa ritrarre in foto.

Luca Craia