È complicatissimo gestire il sistema delle pubbliche
assistenze, enti benefici in mano ai volontari, complicato e costoso. Per
risolvere le numerosissime criticità nelle Marche, a partire dai rimborsi che
sono indietro dal 2013, l’ANPAS, l’associazione nazionale che raccoglie le
varie pubbliche assistenze, aveva incontrato le parti pubbliche interessate e
competenti, prime fra tutte la ASUR Marche e la Regione Marche, lo scorso 8
marzo e, dall’incontro, era scaturito un accordo scritto e firmato da tutte le
parti.
È di
oggi una nota in cui l’ANPAS annuncia che il prossimo 9 luglio le 45 Pubbliche
Assistenze marchigiane sospenderanno ogni servizio pubblico e consegneranno le
chiavi dei mezzi ai Sindaci delle città di riferimento con una manifestazione
generale che interesserà l’intera regione. È una decisione drastica ma
necessaria perché, secondo l’ANPAS, non esiste la volontà da parte di ASUR e
Regione di risolvere il problema. Non solo ma, fatto ancor più grave, si sono
verificate “deprecabili
azioni ritorsive nei confronti delle associazioni ANPAS sul piano amministrativo
e finanche operativo, in un contesto ormai privo di ogni razionale principio di
gestione”. Una situazione insostenibile che porterà a conseguenze molto pesanti
per la salute e la sicurezza dei cittadini, nel momento in cui verrà a mancare
il fondamentale lavoro dei volontari delle pubbliche assistenze.
Luca Craia