sabato 10 marzo 2018

Il Crocifisso delle Anime Sante tornerà presto a casa. Restauro terminato, ora si sistema la cappella.

È terminato il restauro del Crocifisso della Cappella delle Anime Sante, nel Cimitero di Montegranaro. Il lavoro, finanziato dall’imprenditore montegranarese Giuseppe Raparo ed eseguito magistralmente dal restauratore di fiducia di Arkeo, Marco Salusti, che già ha eseguito i restauri del Crocifisso di Sant’Ugo e del Sacello Lauretano di SS. Filippo e Giacomo, ha portato alla luce una scultura di altissimo valore storico e artistico. Il Crocifisso è un’opera lignea con accessori in cartapesta, la cui datazione, per quanto incerta, è ragionevolmente pensabile intorno al XVI secolo. Nato come Cristo Morto, è stato successivamente modificato in Crocifisso con un movimento che lo rende utilizzabile anche come Cristo Risorto. Questa trasformazione è stata eseguita tagliando le braccia all’altezza delle spalle e inserendovi un meccanismo che le rende mobili, apribili e rotabili. Altro meccanismo è stato inserito nel bacino per rendere parzialmente mobile anche questa parte della scultura, consentendo un’apertura seppur limitata delle gambe. Tutto questo rende l’opera unica nel suo genere, in quanto queste particolarità non sono riscontrabili in altre opere analoghe che, al massimo, possono presentare movimenti delle spalle in apertura.
Il Crocifisso presto tornerà nella sua sede, nella Cappella delle Anime Sante. Al momento, però, non è possibile riportarlo al suo posto perché il tempietto non offre sufficienti requisiti di sicurezza. L’Assessore Beverati sta provvedendo, tramite l’Ufficio Tecnico Comunale, a realizzare una controporta di sicurezza in vetro e alluminio e al restauro degli infissi, in modo da poter garantire che l’opera possa tornare al suo posto senza rischiare di essere di nuovo attaccata da insetti e parassiti, dalle intemperie e da potenziali atti criminali. I tempi tecnici dovrebbero aggirarsi nei 30/45 giorni, dopodiché, con una cerimonia solenne di riposizione, il Crocifisso potrà tornare al suo posto.

Luca Craia