Diciamolo: se non a tutti, a un bel po’ di persone il nuovo aspetto di
viale Gramsci qualche perplessità la suscita. Non sto parlando dell’estetica,
quella è soggettiva, può piacere o non piacere. Sto parlando degli spazi, delle
misure, delle distanze. Credo che tutti, a Montegranaro, abbiano notato la
sproporzione tra le dimensioni del marciapiede e della carreggiata lato giardini:
strettissimo, almeno per il traffico veicolare, il primo, larghissima la
seconda, quasi dovessero passarci due macchine contemporaneamente. È voluto?
Secondo me no. Secondo me e, ripeto, secondo me si tratta di un errore
progettuale.
Non credo ci sia un motivo tecnico, non riesco a capirlo, se c’è, perché
sul lato mura si sia creata una corsia, dove era previsto che passassero le
auto, seppure in maniera limitata, così stretta, dove una macchina di medie
dimensioni già deve procedere con molta cautela per non portarsi a casa una
delle fioriere, peraltro costosissime. Così non si capisce perché l’altra
corsia sia così larga. Sarebbe bastato spostare i parcheggi centrali più al
centro e si avrebbe avuto lo spazio per fare più larga la corsia lato mura e
mantenere una dimensione più che accettabile per l’altra.
Quindi, secondo me, qualcuno ha fatto male i conti. Tocca
sottolinearlo ancora: si tratta del mio parere personale, non sto affermando
che sia vero, sto solo cercando di ragionarci e darmi una spiegazione che
potrebbe anche essere sbagliata e, anzi, mi auguro lo sia e che qualcuno sia in
grado di darmi una spiegazione convincente. Ma, al momento, propendo per l’errore.
È come se il progettista avesse disegnato il nuovo aspetto di quello
che, secondo l’amministrazione comunale, dovrà essere il cuore pulsante di
Montegranaro al posto della piazza, anche se la logica vorrebbe quest’ultima,
senza mai andare sul posto a verificare che le distanze, le dimensioni, gli
spazi fossero quelli che risultavano sulla carta o nella sua mente. Ho questa
idea di un progettista che non conosce affatto Montegranaro e che ci abbia
messo piede giusto di sfuggita, magari solo quando è venuto a presentare il
progetto.
Resta il fatto che, secondo me, così non può andare: la corsia lato
mura è troppo stretta e, quindi, pericolosa. Non solo per le auto che rischiano
di urtare le preziosissime fioriere in travertino (di coccio costavano troppo
poco?), ma anche per i pedoni. Immaginiamo un bambino che sfugga di mano all’adulto
che lo accompagna. No, non può andare. E peso che se ne siano resi conto anche
in piazza Mazzini, tanto che il periodo di sperimentazione, che doveva durare
solo pochi giorni, sembra essere diventato infinito, con buona pace dei
commercianti che continuano a perdere vendite.
Come si può risolvere? Un’idea ce l’avrei: il marciapiede resti
marciapiede perpetuo e si sposti in traffico sull’altra corsia, a doppio senso,
utilizzando lo spazio dei parcheggi lato giardini. Certo, perderemmo un sacco
di posti macchina, ma ormai mi pare che il pastrocchio sia fatto e che, se
vogliamo rimediare, o rinunciamo a qualche parcheggio o smontiamo tutto.
Luca Craia
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