venerdì 3 febbraio 2023

Sutor, contro Todi per continuare il momento positivo. Pasquali: «Guai a sentirci appagati»

Secondo match casalingo consecutivo per la Sutor Basket che domani alle 18.30 al Palazzetto dello Sport di Montegranaro affronterà l'E3Energy Basket Todi in occasione della 5° giornata di ritorno del campionato di Serie C Gold Marche-Umbria. I gialloblu sono chiamati a riscattare la sconfitta subita all'andata in terra umbra per un solo punto (82-81): una beffa arrivata all'ultimo secondo che ha lasciato l'amaro in bocca e una forte voglia di rivalsa.

I ragazzi di coach Patrizio arrivano da 3 vittorie maturate nel nuovo anno, di cui l'ultima nel derby contro il Bramante Pesaro che ha consegnato all'ambiente sutorino una forte consapevolezza dei propri mezzi. Di contro, Todi può contare due risultati utili consecutivi e sono appena 4 punti davanti alla Sutor in classifica.

A presentare il match e a parlare del momento della squadra di Montegranaro ci ha pensato il Club Manager Francesco Pasquali, che è anche l'Assistant Coach di Enzo Patrizio,. Pasquali ha guidato la squadra gialloblu in panchina nelle ultime due uscite alla Bombonera dopo che Patrizio è stato espulso ed è riuscito a concludere le due partite con altrettante vittorie.

Francesco, quali sensazioni ha portato nell'ambiente la vittoria contro Pesaro?

Buone sensazioni. È stata una partita che ancora una volta ha dimostrato che possiamo giocarcela con tutti se difendiamo in quella maniera. Era importante avere un riscontro del lavoro quotidiano che i ragazzi fanno, un giusto premio per l'impegno durante la settimana. Ringrazio anche i tifosi: il loro apporto dopo l'espulsione di coach Patrizio è stato determinante per ribaltare la partita e fare quel parziale che ci ha consentito di vincere

Ti aspettavi una reazione così forte dopo qualche risultato non esaltante alla fine del girone d'andata?

Ne ero convinto. Stiamo lavorando bene e prima o poi qualche soddisfazione doveva arrivare. Guai però a sentirci appagati perché c'è ancora molto da fare e la strada è lunga. Bisogna continuare a lavorare duro perché adesso viene la parte che conta di più.

Dopo il Bramante, un'altra partita in casa. Che squadra è Todi?

Todi è una squadra molto fisica, veloce, dinamica, molto brava negli uno contro uno e ben allenata. Da anni è una fucina di giovani sia italiani che stranieri e speriamo di fare meglio dell'andata che abbiamo perso di uno. Sarà una partita molto difficile e dobbiamo stare concentrati per tutti i 40 minuti.

La Sutor può giocare un ruolo da protagonista in questa ultima parte di stagione?

La Sutor è una realtà importante nel panoramica cestistico e indossare questa maglia ti spinge sempre a dare il 100% . Inoltre, la città di Montegranaro ama il basket e tutte queste componenti ti portano ad essere protagonista sempre e comunque. Io ho buone sensazioni e spero che anche i ragazzi capiscano quanto sia importante.

La palla a due del match Sutor Montegranaro - E3Energy Todi, valido per la 5° giornata di ritorno del campionato di basket Serie C gold Marche-Umbria, è fissata per le 18.30 alla Bombonera. La partita sarà trasmessa, a partire dalle 18.25, sull’app SutorTv e sul sito www.sutortv.com

 

Ufficio Stampa Sutor Basket Montegranaro


 

giovedì 2 febbraio 2023

Mamma esco a fare due passi: a Fermo arriva il “cicloviaggiatore” Lorenzo Barone. Dall’Africa alla Siberia in bici.

Ci sono imprese e imprese eccezionali, imprese goliardiche e imprese che mettono a dura prova fisico e carattere, imprese che non tutti possono compiere. Lorenzo Barone, Umbro, 25 anni, ha vissuto gli ultimi 7 anni della sua vita in sella a una bicicletta percorrendo strade che lo hanno portato nei posti più incredibili del mondo. È stato il primo ad attraversare la Siberia in bicicletta, per fare un esempio. La sua ultima impresa sarebbe stata epica se non fosse stata la guerra a fermarlo: è partito dal Sudafrica con la sua bici contava di arrivare fino allo stretto di Bering, in Siberia, percorrendo 28.000 chilometri, da un polo all’altro della Terra, in 221 giorni di avventure senza fine, di fatica e di meravigliosi luoghi da scoprire. Purtroppo però alcune aree che doveva attraversare erano interdette a causa del conflitto, per cui Lorenzo è dovuto tornare in Italia.


Ora sta progettando nuove avventure. Intanto, dal 21 aprile a 2 maggio, effettuerà un giro della Mauritania, sempre in bici, insieme ad altri amanti dell’avventura. Ma ci sono anche nuovi percorsi e nuove idee che si stanno concretizzando. “Le prossime avventure non saranno solamente in bicicletta” ha anticipato il cicloviaggiatore.


Intanto però verrà a Fermo per la seconda iniziativa ideata da Mamma esco a fare due passi e dall’inarrestabile Giuseppe Iadonato. Lorenzo Barone dialogherà con Giuseppe giovedì 16 febbraio in un incontro pubblico presso la Comunità di Capodarco, alle ore 21. L’ingresso è, come sempre, gratuito. Non ci sono scuse per mancare.

Gli organizzatori ringraziano gli sponsor: Bar Garden Monte Urano

Barber On the Road - Campiglione di Fermo

Vincenzo Santoni e-bike Store - Porto Sant'Elpidio

Coal Fratelli Riposati Food - Lido San Tommaso  - Fermo

 

Luca Craia


 

mercoledì 1 febbraio 2023

Antiche leggende montegranaresi – LA CASA CO’ LO CATTIO

Secondo appuntamento con le antiche leggende del territorio. Anche qui troviamo elementi comuni con altre leggende italiane diffuse in aree anche distanti tra loro.

 

Durante la guerra, ci furono scontri molto cruenti vicino al paese, scontri che lasciarono sul campo numerose vittime. Un contadino decise di fare un’incursione sul campo di battaglia, nottetempo, per recuperare eventuali oggetti di valore dai cadaveri. Quando fu lì si accorse che uno dei cadaveri aveva in bocca diversi denti d’oro, così decise di prenderli, cavandoli con la falce. Questo gesto impietoso causò una terribile maledizione che si abbatté sulla sua casa: i fagioli, che per la sua famiglia erano un sostentamento primario, si trasformarono in cenere e il pane in brace. La famiglia del contadino scappò lontano per la paura, e quella casa fu abitata da altre famiglie che però non riuscirono a viverci a lungo a causa dei tanti fenomeni strani che capitavano e rendevano difficile se non impossibile la permanenza in quel posto. La maledizione, “lo cattio”, si era legata alla casa indipendentemente dalle persone.