mercoledì 1 febbraio 2023

GOVERNO, LEONARDI (FDI): "NEI PRIMI CENTO GIORNI DI GOVERNO MELONI TANTE MISURE PER LA SANITÀ E IL SOCIALE, DAL PIANO ONCOLOGICO AL BONUS BEBÈ"


Sono da poco trascorsi i primi cento giorni del Governo Meloni e non posso che ritenermi soddisfatta delle tante azioni intraprese dal Centrodestra e da Fratelli d'Italia, misure volte a riportare l'Italia a un ruolo da protagonista mettendo sempre al centro il benessere dei cittadini italiani. In particolare sulla Sanità posso affermare con certezza che il Governo Meloni ha sbloccato e messo nero su bianco le basi di alcune riforme epocali e che possono rendere il servizio ancor più a misura d'uomo. Su tutte le azioni intraprese spicca il Piano Oncologico Nazionale 2023-2027, approvato in Conferenza Stato-Regioni e che mira a una lotta ai tumori ancor più efficace ed efficiente, senza contare l'incremento netto delle risorse per il Fondo Sanitario Nazionale pari a oltre 7 miliardi di euro nel prossimo triennio, dopo anni di pesanti tagli alla spesa sanitaria. Non mancano poi misure più specifiche, come la riforma degli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico o la trasformazione del "bonus psicologo" in uno strumento permanente, salendo a 1.500 euro per i richiedenti con ISEE inferiore ai 50.000 euro. A livello sociale, invece, vanno evidenziati alcuni provvedimenti fondamentali come l'aumento del 50% dell'assegno unico universale (il cosiddetto "bonus bebè") o l'innalzamento delle pensioni minime, che arriveranno sino a 600 euro per gli over 75. Dalla salute al welfare, il Governo Meloni non solo ha trovato fondi per dare risposte immediate e concrete alle esigenze degli italiani, ma ha messo in campo una programmazione che potrà portare benefici a tutto il Paese.
Questo quanto dichiara Sen. Elena Leonardi, Coordinatore regionale di Fratelli d'Italia Marche e Segretario della X Commissione "Affari sociali e sanità" del Senato.


 

martedì 31 gennaio 2023

Antiche leggende montegranaresi - LE TRECCE DELLE STREGHE

Inauguro con questo racconto una serie di resoconti di un lavoro di raccolta fatto qualche tempo fa sulle antiche leggende popolari del popolo montegranarese. Come si vedrà, sono leggende spesso diffuse anche in altri paesi se non addirittura universali, ma è sicuramente divertente conoscerle e utile raccoglierle a futura memoria.

C’era un uomo che possedeva un frantoio. Per il suo lavoro aveva necessità di fare delle consegne, e per questo aveva comprato un carro che faceva trainare da due cavalli. Dopo una giornata di lavoro, al tramonto l’uomo chiuse il frantoio e poi si recò alla stalla per assicurarsi che i cavalli stessero bene e fossero al sicuro, dopodiché andò a casa per il meritato riposo. Durante la notte sentì dei rumori dalla finestra, si affacciò ma non riuscì a vedere nulla, per cui tornò a coricarsi. La mattina successiva, però, andò alla stalla per controllare i suoi cavalli e incredibilmente li trovò tutti sudati, come se avessero corso per tutta la notte. La loro criniera era tutta intrecciata di tante strane treccine. Erano state le streghe che, durante la notte, avevano preso i cavalli e avevano corso con loro fino a poco prima che sorgesse il sole.

 

È diffusa in tutta Italia la credenza che le streghe avessero una particolare passione per l’equitazione e che di notte si intrufolassero nelle stalle, prendessero un cavallo e lo cavalcassero tutta la notte, per poi riportarlo al suo posto lasciando come segno di sé delle strane trecce sulla criniera. Si trovano leggende simili a questa da nord a sud.

 

Luca Craia


 

Operazione contro l’immigrazione clandestina, anche a Fermo e Macerata. Connessioni col terrorismo.

L’operazione ha preso il via dalle indagini relative all’attentato compiuto da un Tunisini a Berlino il 9 dicembre del 2016 e ha coinvolto diverse città italiane tra cui Fermo e Macerata. Sono stati arrestati due Tunisini e un terzo è stato posto ai domiciliari, tutti facenti parte di un’organizzazione criminale dedita al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Sono state compiute 44 perquisizioni e indagate complessivamente 18 persone oltre ad altre 26 coinvolte a vario titolo. In particolare l’attenzione si è focalizzata su un centro CAF del Maceratese e su un casolare, sempre nelle campagne della provincia di Macerata, dove i clandestini dimoravano temporaneamente appena giunti in Italia.

Un’operazione su larga scala che dimostra come ci sia un nesso tra l’immigrazione clandestina e il terrorismo internazionale. Ma dimostra anche come, nelle Marche e in particolar modo nel Piceno ci sia un importante movimento criminale che lucra sull’immigrazione. Mi sento di dire che finalmente l’ipocrisia del buonismo a tutti i costi lascia spazio alla realtà, e non è una realtà tranquillizzante.

 

Luca Craia