L’operazione ha preso il via dalle indagini relative all’attentato compiuto da un Tunisini a Berlino il 9 dicembre del 2016 e ha coinvolto diverse città italiane tra cui Fermo e Macerata. Sono stati arrestati due Tunisini e un terzo è stato posto ai domiciliari, tutti facenti parte di un’organizzazione criminale dedita al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Sono state compiute 44 perquisizioni e indagate complessivamente 18 persone oltre ad altre 26 coinvolte a vario titolo. In particolare l’attenzione si è focalizzata su un centro CAF del Maceratese e su un casolare, sempre nelle campagne della provincia di Macerata, dove i clandestini dimoravano temporaneamente appena giunti in Italia.
Un’operazione su larga scala che dimostra come ci sia un nesso tra l’immigrazione clandestina e il terrorismo internazionale. Ma dimostra anche come, nelle Marche e in particolar modo nel Piceno ci sia un importante movimento criminale che lucra sull’immigrazione. Mi sento di dire che finalmente l’ipocrisia del buonismo a tutti i costi lascia spazio alla realtà, e non è una realtà tranquillizzante.
Luca Craia
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