Ho letto in questi giorni due
comunicati stampa del Partito Democratico di Camerino in cui si è tornato a
parlare (nel gioco dei soliti, inutili, allarmismi?) di una discarica sul
nostro territorio. In merito alla questione specifica, l’assessore regionale
competente Stefano Aguzzi – che
ringraziamo - ha già provveduto a fornire tutte le necessarie e dovute
rassicurazioni, ma, a quanto pare, il Partito Democratico di Camerino vuole
sentire la voce del sindaco. Non mi sottraggo e, anzi, parto proprio dal
rispondere alla domanda finale: quella in cui si chiede se questa maggioranza è
favorevole o contraria alla realizzazione di una discarica sul territorio
cittadino. La risposta l’abbiamo già data in campagna elettorale, ma la
ribadiamo: non siamo contrari in via di principio alla discarica, visto che
prima o poi tutti dovranno fare la loro parte, ma siamo assolutamente contrari,
proprio come principio, al fatto che a dare debba essere sempre la montagna.
Crediamo che Camerino, così come tutto il territorio montano, abbia già dato
molto e che – anche alla luce della criticità sismica e di mille altre ragioni
di varia natura – sia opportuno rivolgere le attenzioni altrove prima che su un
territorio che è in credito da un pezzo con il resto della provincia e che sta
lottando da anni (spesso lasciato totalmente solo) per risollevarsi dalle
conseguenze di un sisma che è stato devastante.
Trovo tuttavia fondamentale, visti
gli interventi del PD camerte, anche ripercorrere in sintesi i fatti a cui si
fa riferimento nei due comunicati. E bisogna andare per ordine. Ricordando,
prima di tutto, come sono andate le cose. Perché i fatti a cui il Partito
Democratico di Camerino fa riferimento sono avvenuti nel 2020, ossia quando al
timone di questa città c’era una maggioranza di cui proprio il Partito
Democratico faceva parte. In quell’anno, l’ATA ha messo mano a un documento -
che aveva individuato una serie di macroaree (circa ottanta) per la
realizzazione di una discarica sul territorio della provincia, riducendo poi a
circa una venti i siti ritenuti idonei (di cui alcuni nel territorio del Comune
di Camerino). Successivamente, l’ATA ha chiesto ai comuni di presentare le
proprie osservazioni in merito e in un verbale del 14.05.2021, del Comitato
Consultivo di Coordinamento dell’ATA stessa, l’allora sindaco, Sborgia,
affermava testualmente riferendosi a Camerino: “sono, tra l’altro, il Comune che ancora oggi è tra quelli che non ha
presentato lo studio relativo alla fase 2 e cioè quella di verificare la
fattibilità di quelle aree e penso che non procederò alla presentazione di quel
lavoro. Se non altro per motivi anche giuridici, avendo un ricorso pendente
un’eventuale produzione di un lavoro che qualche modo vada a valutare
l’eventuale possibilità di installare una discarica su quei territori potrebbe
essere anche valutata, nel senso, diciamo così, condivisivo di quei criteri, ma
è un fatto che vedremo in altra sede”.
Una scelta, quella dell’allora primo
cittadino, assolutamente non condivisibile, considerato poi che
dall’istruttoria che l’Ufficio Urbanistica sta effettuando (iter iniziato da
quando ci siamo insediati) le aree individuate dall’ATA sembrerebbero anche
tecnicamente non idonee. Viene da chiedersi, però, se la linea tenuta all’epoca
sia stata condivisa dai colleghi di maggioranza del Partito Democratico, visto
che oggi il PD viene a chiedere proprio a noi come mai l’attuale
amministrazione – che si è insediata appena cinque mesi fa – non abbia ancora
provveduto a presentare all’ATA le osservazioni richieste ormai due anni fa.
Non le abbiamo, ancora, presentate semplicemente perché abbiamo ereditato la
decisione dell’Amministrazione Sborgia che, volutamente, aveva scelto di non presentarle.
Poiché, però, riteniamo che anche tecnicamente le aree vadano “bocciate” nel
merito (e non sperare che il Tribunale di Ancona ci aiuti), non appena l’iter
istruttorio dell’ufficio comunale competente sarà terminato, si procederà a
effettuare l’invio.
Data la dovuta risposta e fatta la
dovuta chiarezza, vorrei infine ribadire che la Città di Camerino, nella sua
storia recente, ha concretamente rischiato (e rischiato grosso) la
realizzazione di una discarica sul suo territorio solo in una circostanza che i
cittadini ben ricordano. Erano i tempi, ci tengo a farlo presente, in cui la
Provincia di Macerata era “targata” Partito Democratico, con l’allora
presidente Giulio Silenzi e assessore provinciale Clara Maccari, e nel ruolo di
assessore all’ambiente della nostra Città c’era un certo Amedeo Paganelli
(entrambi, questi ultimi, vicini al PD camerte). Quindi, il Partito Democratico di Camerino è
ancora favorevole alla realizzazione di una discarica sul territorio cittadino?
Oppure adesso è contrario?
Il sindaco
Roberto Lucarelli