Che Montegranaro abbia problemi di
ordine pubblico è dimostrato dai fatti, in particolare dagli ultimi eventi
gravissimi capitati in paese che fanno suonare un allarme importante che va
ascoltato e per il quale vanno trovate con urgenza soluzioni efficaci. La
decisione di classificare il paese tra quelli con un tasso di criminalità più
basso del territorio da parte del Ministero dell’Interno è inspiegabile quanto dannosissima,
e fa bene il Sindaco Ubaldi a sottolinearlo in ogni sede, magari sollecitando i
giusti correttivi. Intanto però bisogna combattere questo fenomeno in crescita
continua rappresentato dalla piccola criminalità legata, diciamolo senza
ipocrisie, ai problemi di integrazione delle comunità straniere e, in
particolare, delle seconde e terze generazioni. Ovviamente non si può
generalizzare e è innegabile che vi siano ragazzi perfettamente integrati e
davvero preziosi per la comunità, ma è altrettanto innegabile che laddove esistono
episodi di degrado sociale o di vera criminalità troviamo quasi sempre la
presenza di giovani di origine straniera, e gli ultimi episodi di cronaca lo
dimostrano. Invece di trincerarci dietro posizioni ideologiche di comodo che
non risolvono nulla, dobbiamo interrogarci sulle radici del problema e su come
risolverlo.
Quindi i primi provvedimenti da
prendere dovrebbero essere legati a una migliore integrazione, partendo proprio
da quella ghettizzazione urbana alla quale assistiamo a causa del contrarsi
delle comunità straniere in determinate zone, cosa che impedisce il normale
mescolarsi delle culture e delle etnie in modo che le stesse non siano elemento
di divisione ma di arricchimento. Le politiche fin qui seguite sono andate tutte
nella direzione opposta, con l’alibi del rispetto per le culture diverse dalla
nostra si è lasciato che le stesse rimanessero distinte e che non si creasse
alcuna contaminazione positiva. Si deve partire dalle scuole, creando classi
miste e mai a prevalenza straniera, pensando a percorsi culturali di
integrazione, e da lì proseguire in ogni settore dove gravitano i giovani.
Poi serve arginare la delinquenza, e
qui il lavoro che stanno svolgendo la Stazione dei Carabinieri guidata dal Comandante
Lorenzo Santarelli e il Comando della Polizia Municipale e la nuova Comandante,
Barbara Montanini è già più che efficace, e lo si è dimostrato con la rapida
soluzione del caso relativo alle due rapine di San Liborio, i cui autori,
entrambi stranieri di seconda generazione, sono stati individuati e assicurati
alla giustizia che speriamo faccia il suo corso. E anche il Comune sta
lavorando nella giusta direzione, implementando non senza un grande sforzo economico
il sistema di videosorveglianza, sempre più importante per trovare gli autori dei
crimini e quelli degli atti contro il patrimonio pubblico, anche questi grave
problema. È notizia di oggi l’installazione di ulteriori impianti video in
alcune delle aree del centro oggetto di frequenti abbandoni di rifiuti, aree
comunque oggetto di degrado non solo urbanistico ma anche e soprattutto
sociale.
Quello che manca e che secondo me
sarebbe basilare è un sistema di controllo di vicinato capillare, che non sfoci
nelle devianze legate a gruppi di vigilantes, pericolosi e dannosi, ma che
coinvolga tutta la cittadinanza nel monitoraggio costante del territorio, tramite
magari gruppi social coordinati dove si raccolgano e scremino le segnalazioni
relative ad anomalie per poi farle arrivare a chi di competenza. Credo che si
possa migliorare molto la situazione con
l’aiuto di tutti ma anche con la presa di coscienza totale e scevra da
pregiudizi di quella che è la realtà dei fatti.
Luca Craia