giovedì 10 giugno 2021

Montegranaro è sporca? Non date la colpa al Commissario


Passi il comune cittadino che non è ben informato e non conosce le dinamiche dell’amministrazione pubblica, passi molto meno chi fa politica, è nei direttivi dei partiti e certe cose le sa o le dovrebbe sapere: dare la colpa al Commissario perché Montegranaro è sporco, ci sono erbacce o si allaga è puramente disonesto intellettualmente.

La pulizia del paese, compresa quella delle caditoie, è affidata a una ditta esterna che ha un contratto che prevede che si occupi di tutto questo. Il contratto è stato stipulato sulla base di un progetto per la pulizia dell’abitato realizzato nel 2015 dall’allora Amministrazione Mancini. Negli anni abbiamo potuto verificare che il progetto non ha funzionato bene. Quali siano le cause non sta a me dirlo, ma i fatti parlano chiaro e parlano di un paese che non è affatto pulito e che si allaga puntualmente a ogni pioggia. E questo non avviene da gennaio a oggi, avviene da anni.

La gestione commissariale sta gestendo la scadenza del contratto con la ditta appaltatrice, che in questo periodo sta lavorando in proroga allo stesso. Nella consapevolezza che ci siano particolari da migliorare, è già stato pubblicato il bando per la realizzazione di un nuovo progetto per la pulizia del paese, che tenga conto delle criticità in essere e le risolva. Quindi la gestione commissariale è consapevole dei problemi e sta cercando delle soluzioni. Ovviamente ci vuole del tempo. La vecchia amministrazione ha avuto 7 anni e non ha risolto i problemi, il Commissario sarà anche bravo ma

 

Luca Craia

Viavai di stranieri a Santa Maria. Stabile occupato?

L'interno dello stabile occupato nel centro storico

Da qualche giorno si è notato un viavai di persone evidentemente straniere che risalgono da una strada che porta verso la campagna e verso alcuni stabili disabitati, nel quartiere Santa Maria di Montegranaro. La preoccupazione dei cittadini che mi hanno segnalato la cosa è che ci sia uno di questi stabili vuoti che sia stato occupato abusivamente come dormitorio per clandestini.

È una cosa non nuova a Montegranaro. Ricordo, per esempio, l’occupazione ripetuta negli anni di una casa diroccata nel centro storico dove bivaccavano diversi stranieri in mezzo a condizioni igienico-sanitarie spaventose. La cosa si ripeteva ogni anno con l’arrivo della bella stagione e l’inizio dei lavori nei campi. E il periodo è quello.

Le forze dell’ordine sono già state avvisate, ma sarebbe bene che anche i cittadini siano vigili e attenti e segnalino ogni anomalia o stranezza. Personalmente sono preoccupato perché, col calo demografico in atto e il proliferare di edifici vuoti, queste situazioni possono diventare molto frequenti.

 

Luca Craia

mercoledì 9 giugno 2021

Il silenzio dei benpensanti è qualcosa che non si può perdonare

 

Io capisco e condivido lo sforzo che le comunità pakistane in Italia, nonché quelle più genericamente islamiche, stanno compiendo per spiegare che “loro non sono così”. In effetti loro non sono così: non è normale, per un islamico o per un Pakistano, ammazzare una figlia perché non se ne condividono le scelte, è una cosa aberrante anche per loro, e di questo dobbiamo essere tutti convinti, altrimenti siamo di fronte a qualcosa di molto peggio del razzismo, siamo di fronte a una mistificazione stupida e intellettualmente disonesta che può avere conseguenze gravi.

Però è innegabile che ci sia qualcosa nella loro cultura che fa di questi comportamenti un qualcosa di possibile, un qualcosa che si ripete con una frequenza, per quanto ancora rara, comunque preoccupante. Ed è giusto che ce ne preoccupiamo. È come dire che gli Italiani siano tutti mafiosi, cosa falsa nel più assoluto dei modi. Però in Italia abbiamo un problema con la mafia e questo problema va combattuto e risolto. La stessa cosa bisogna fare con le devianze culturali che sono in qualche modo insite o conseguenziali alle mentalità islamiche: dobbiamo porci il problema e risolverlo. E dobbiamo farlo insieme, collaborando.

È per questo che trovo inaccettabile il silenzio delle sinistre e del mondo femminista. Il problema culturale c’è, dicevamo ma, mentre per un qualsiasi femminicidio assistiamo a giustissime levate di scudi e richieste di interventi sociali, legislativi e culturali, nel caso della povera ragazza pakistana si ode solo un assordante silenzio. È questo tipo di ipocrisia che fa male al paese e fa male ai rapporti tra etnie in Italia. È questo tipo di falsità e opportunismo che acuisce le tensioni. È questo tipo di omertà che favorisce fatti delittuosi come quello a cui mi riferisco.

E se le comunità islamiche stanno esprimendosi opportunamente per fare i dovuti distinguo e condannare quella sub-cultura che è madre di queste ignominie, il silenzio dei benpensanti nostrani è qualcosa che non si commenta, non si spiega, non si può perdonare.

 

Luca Craia