lunedì 1 aprile 2019

RIMOZIONE DELL'AMIANTO DALLE MACERIE DEL SISMA – ELENA LEONARDI: SERVE CHIAREZZA NORMATIVA PER SCONGIURARE NUOVO BLOCCO ALLA RICOSTRUZIONE



LA CAPOGRUPPO DI FRATELLI D'ITALIA: LEGGI ORDINARIE E LEGGE SPECIALE SUL TERREMOTO IN CONFLITTO TRA LORO – UNA MOZIONE PER AGIRE A LIVELLO NAZIONALE

Comunicato integrale

La vicenda delle macerie contenenti amianto approderà in Consiglio Regionale con una mozione a firma Elena Leonardi (Fratelli d'Italia) la quale evidenzia le problematiche inerenti la gestione delle stesse, siano esse derivanti da crolli spontanei sia quelle generate in conseguenza dell’esecuzione dei necessari interventi di prima emergenza  e successiva ricostruzione.
Un atto doveroso – esordisce Leonardi – poichè la cronaca ci racconta di una situazione di stallo causata dalla divergenza tra le leggi ordinarie, vale a dire il Decreto Legislativo n. 152 del 2006 e tutta la normativa speciale scaturita a seguito dell'emergenza sisma del 2016. Ci si trova pertanto con un articolo del cosiddetto "Decreto-sisma" che contiene di fatto una deroga relativa alla classificazione dei rifiuti includendo i materiali derivanti dai crolli e quelli originati da operazioni di abbattimento e demolizione, tra i rifiuti urbani non pericolosi, con esclusivo riferimento alle fasi di raccolta e trasporto. Quindi questo articolo deroga rispetto al D. Lgs. 152 del 2006 il quale include anche “i rifiuti derivanti dalle attività di demolizione, costruzione, nonché i rifiuti che derivano dalle attività di scavo tra i rifiuti speciali.
Quello che mette ora in crisi il Cosmari, deputata alle operazioni di raccolta e di successivo stoccaggio delle macerie stesse, è una contrapposizione tra norme sullo specifico della materia dell'amianto – continua Elena Leonardi – e una definizione scevra di interpretazioni, che ora manca, sul fatto che attualmente la norma limita le operazioni di raccolta e trasporto alle macerie insistenti su suolo pubblico ovvero, nelle sole aree urbane, su suolo privato. Questa modifica alla norma ordinaria, inevitabilmente, pone l’interrogativo su cosa debba intendersi per “area urbana”, stante l’assenza di una sua definizione giuridica e urbanistica.
Il Decreto Legislativo n. 8/2017 inoltre ha stabilito che qualora il rinvenimento avvenga successivamente al conferimento presso il sito di deposito temporaneo così come accaduto per il rinvenimento presso il deposito di stoccaggio - il rimanente rifiuto, privato del materiale contenente amianto, e sottoposto ad eventuale separazione e cernita delle matrici recuperabili e dei rifiuti pericolosi mantiene la classificazione di "rifiuto urbano non pericoloso" e come tale deve essere gestito per l'avvio a successive operazioni di recupero e smaltimento. In questo caso i siti di deposito temporaneo possono essere adibiti anche a deposito, in area separata ed appositamente allestita, di rifiuti di amianto.
Tenuto conto dell'ammontare di grandissime quantità di macerie pubbliche e private ancora da smaltire nei territori del sisma Centro Italia – prosegue la capogruppo regionale di Fratelli d'Italia - urge la necessità di dare risposte immediate al processo di smaltimento e lavorazione in presenza di amianto, chiarendo in maniera univoca se la legge speciale sul sisma deroga al d.lgs. 152 del 2006 e a tutte le leggi in materia ordinaria. 
Ho inteso pertanto – conclude la Leonardi – far si che la mozione impegni la Giunta Regionale ad agire presso il Governo Nazionale affinché si istituisca un Tavolo Tecnico urgente al fine di chiarire univocamente l'applicazione delle norme sulle macerie contenenti amianto per sanare il divario attuale tra la norma ordinaria e quella speciale del sisma.

L’elisuperficie di Prada e le medaglie altrui. La Mancini ringrazi Gismondi.


È un bene per Montegranaro e per tutto il territorio, il fatto che Prada abbia finalmente dato il via alla realizzazione di un’elisuperficie adatta anche al volo notturno in prossimità dello stabilimento di Villa Luciani. È un bene di cui l’Amministrazione Mancini fa sfoggio sulla sua pagina Facebook, e chi non lo farebbe ma, per amore di verità, va detto che il merito non risiede nell’opera di questa Amministrazione Comunale.
Fu infatti l’allora Sindaco Gismondi a prendere accordi con la ditta del patron Bertelli per scongiurare l’eventualità che lo stabilimento della stessa lasciasse Montegranaro per trasmigrare a Civitanova. Nel pacchetto di accordo tra l’Amministrazione Comunale di allora c’era anche la realizzazione di un elisuperficie di questo genere, dovuta all’esigenza dello stesso Bertelli di avere uno spazio idoneo al nuovo apparecchio da otto posti appena comprato. Nell’accordo dell’epoca già si parlava di una superficie messa a disposizione della collettività e utilizzabile anche in notturna, servizio essenziale per tutto il territorio, non solo per Montegranaro.
Una struttura importantissima, quindi, per la collettività e la convenzione relativa arriva opportunamente in prossimità delle elezioni, facendo un autentico regalo alla coalizione della Mancini che, comunque, dovrebbe onestamente riconoscere i meriti del proprio antagonista, senza i quali oggi l’elisuperficie si realizzerebbe molto probabilmente a Civitanova, dove starebbe anche lo stabilimento con tutti i posti di lavoro relativi.

Luca Craia