mercoledì 27 febbraio 2019

Il treno da Monaco fino a San Benedetto del Tronto potrebbe diventare realtà.


Comunicato integrale

Il capogruppo della Lega in Consiglio regionale, Sandro Zaffiri, esprime soddisfazione per l'approvazione all'unanimità – avvenuta ieri in Consiglio regionale – della Mozione presentata, come primo firmatario, e sottoscritta anche dal capogruppo PD, Fabio Urbinati, dal Vice Presidente Piero Celani di FI e dal consigliere PD Enzo Giancarli, con la quale si impegna la giunta regionale ad attivarsi affinchè già da quest'anno, nel periodo da giugno a settembre, possa essere previsto un collegamento ferroviario da Monaco di Baviera fino a San Benedetto del Tronto, accompagnato da azioni collaterali mirate.
Nel 2018 è stato attivato, per il terzo anno consecutivo nel periodo estivo, il collegamento da Monaco a Rimini e, quindi, è importante che la Regione si attivi per far arrivare il treno  fino a San Benedetto del Tronto.
Si tratta di una iniziativa concreta che contribuirà sicuramente a sostenere e ad accrescere i flussi turistici, in particolare da quei mercati che storicamente sono di grande importanza per l'economia del comparto turistico marchigiano.
Il turismo riveste un'importanza strategica per la nostra regione e il collegamento tra le Marche e Monaco di Baviera porterebbe degli ottimi risultati, tanto più se accompagnato da azioni collaterali mirate - conclude Zaffiri.

Sandro Zaffiri
Capogruppo Lega Nord Marche in Consiglio regionale


LINEA FERROVIARIA ADRIATICA. Zaffiri (Lega nord): “Serve una visione progettuale d’insieme che segua una strategia di sviluppo sostenibile”.


Comunicato integrale

“Limitarsi ad affrontare la problematica dell’impatto delle barriere fonoassorbenti sulla linea adriatica è una questione che, da sola, rischia di eludere l’apertura di un dibattito serio sulle possibilità di sviluppo della rete ferroviaria”.
Lo afferma il capogruppo della Lega nord in Consiglio regionale, Sandro Zaffiri, invitando ad una riflessione complessiva sul tema.
“Parlare di barriere antirumore e velocizzazione sulla tratta ferroviaria nord-sud delle Marche – rileva Zaffiri – esclude a priori il ripensamento della rete, nella logica, ad esempio, di rinverdire il vecchio progetto di arretramento della linea ferroviaria per sostituire una mobilità leggera e più sicura lungo l’attuale tratta litoranea, a servizio di un turismo qualitativamente migliore che sia, a sua volta, funzionale allo sviluppo socioeconomico di questa regione”.
“La mozione che è stata approvata, nella giornata di martedì, dal Consiglio regionale sull’attivazione di un collegamento ferroviario estivo tra Monaco di Baviera e San Benedetto del Tronto, di cui ero primo firmatario – sottolinea Zaffiri – si colloca pienamente sul solco di tale ragionamento”.
“Occorre pertanto riaprire, al più presto, un tavolo di discussione su questo tema – aggiunge l’esponente del Carroccio – che possa portare alla presentazione di una progettazione complessiva capace di attrarre l’attenzione del Governo e di RFI, sulla scorta di quanto recentemente accaduto in Lombardia, regione dove la Società del gruppo FS ha annunciato ingenti investimenti (quasi 15 miliardi di euro) per il potenziamento infrastrutturale e per l’aggiornamento tecnologico, a fronte di progetti seri, funzionali e realizzabili”.


Sandro Zaffiri


Casa di Riposo. Ora la disputa è sulla presidenza. Ridimensionato Ubaldi?


Con la prematura scomparsa di Livio Botticelli, il problema della successione si è tutt’altro che risolto con la surroga da parte di Andrea Brizzola, ubaldiano di ferro. In effetti Brizzola entra in CDA come Consigliere, ma dovrà essere il CDA stesso a nominare tra i suoi membri il successore di Botticelli alla presidenza. E la storia sembra tutt’altro che lineare.
Voci di corridoio parlano di un PD che sta spingendo per la figura di Luigi Cameli, memdro del direttivo del Partito oltre che del CDA, ma Cameli non è ben visto da tutta la maggioranza. Soprattutto, però, la nomina di Cameli comporterebbe un ridimensionamento del gruppo di Ubaldi in seno al CDA, visto che il compianto Botticelli era di area ubaldiana. Se la nomina di Cameli venisse accettata dal Vicesindaco, significherebbe un cambiamento interessante degli equilibri in seno alla maggioranza.
Insomma, non c’è nulla di scontato nemmeno nella sostituzione del Presidente e, cadendo il tutto alla vigilia della campagna elettorale e della stesura delle liste, dove gli equilibri tra forze così eterogenee sono fondamentali, anche questa situazione diventa cartina tornasole degli equilibri interni all’attuale maggioranza.

Luca Craia