mercoledì 27 febbraio 2019

Case popolari: il segretario Laura Latini detta la linea al PD o parla a livello personale?


Torno brevemente sulla mozione presentata lunedì scorso in Consiglio Comunale dal Presidente, Walter Antonelli, e approvata dal Consiglio stesso con un voto trasversale che ha visto tre astensioni, per domandarmi e domandare quale sia la posizione del PD sulla questione. In effetti, pur avendo il Consiglio votato la mozione, va ricordato che i Consiglieri che fanno riferimento al PD sono in Consiglio Comunale come rappresentanti non del Partito ma di una lista civica o, almeno, così ci è stato sempre detto. Quindi il loro voto non è espressione di un ragionamento avvenuto all’interno del Partito Democratico ma una valutazione fatta come coalizione.
A suffragio di questa mia interpretazione c’è, appunto, il voto o, meglio, l’astensione del Consigliere Comunale di maggioranza, Laura Latini che, oltre a far parte della coalizione formata dalla lista civica Montegranaro Riparti, è anche il segretario politico cittadino del PD. La Latini ha motivato la sua astensione con un disaccordo di principio sulla mozione, disaccordo per il quale ci si sarebbe allora aspettati un voto contrario piuttosto che l’astensione. In ogni caso la Latini ritiene incostituzionale la norma introdotta potenzialmente dalla mozione. È un’interpretazione opinabile ma da rispettare, ma c’è da chiedersi se questa sia l’interpretazione del Partito che la Latini rappresenta come Segretario o è una sua posizione personale. Su questo credo si debba fare chiarezza.
Una chiarezza che ritengo necessaria anche perché, sostanzialmente, lunedì scorso, con l’approvazione della mozione Antonelli, non si è fatto ancora nulla. La norma va inserita nel Regolamento Comunale per l’assegnazione degli alloggi popolari e poi votata di nuovo da Consiglio Comunale. Il rischio concreto, visti i precedenti, è che la mozione resti lettera morta e che la norma non arrivi mai in Consiglio, come è già accaduto in passato con diverse mozioni del Movimento 5 Stelle. E in questo la posizione della Latini e del Partito che rappresenta è importante.

Luca Craia


martedì 26 febbraio 2019

Paese Mio chiede udienza alle forze politiche: il centro storico sia priorità.


Con l’avvicinarsi delle elezioni amministrative, il Comitato “Paese Mio” si propone di mettersi a disposizione di tutte le forze che si candideranno al governo di Montegranaro per fornire il proprio punto apporto riguardo la questione “centro storico”, e per capire come ci si voglia muovere per la soluzione dei complessi problemi che affliggono in paese antico in caso di vittoria.
A questo fine stiamo predisponendoci per invitare le potenziali liste elettorali a incontri bilaterali in cui discutere in maniera distesa e costruttiva del futuro del castello montegranarese. Nei prossimi giorni contatteremo le forze politiche per invitarle e concordare insieme gli appuntamenti.
La nostra volontà è di essere propositivi e costruttivi e di poter dare il nostro supporto, avulso da ogni orientamento personale, perché la questione del centro storico venga messa al centro dei programmi elettorali. Siamo di fronte a un momento delicatissimo, di grandi cambiamenti sociali ed economici, un momento che va governato in modo da non fare ulteriormente degenerare una situazione già di per sé molto complessa. Il prossimo quinquennio sarà forse l’ultima spiaggia per dare una speranza di rinascita al centro storico, e Paese Mio si propone di contribuire a un processo di riqualificazione che non è più procrastinabile. Siamo certi che l’intento costruttivo e propositivo venga colto da tutti gli schieramenti, augurandoci la massima adesione all’iniziativa.


Luca Craia

Il Sindaco denunciato perché dormiva a casa sua, la politica della cattiveria, la cattiveria nella politica.


A me la storia del Sindaco denunciato perché era andato a dormire nella sua casa lesionata fa un’enorme tristezza. Non per la storia in sé piuttosto triste, una storia che ci parla di un uomo che vive in un container dopo il terremoto e subisce talmente il freddo da preferire il rischio del risiedere, seppur temporaneamente, in una casa inagibile. E non è triste nemmeno per il fatto che quest’uomo avrebbe trasgredito un’ordinanza che egli stesso ha emesso, violando la legge e dovendo scegliere tra il farlo o subire il freddo di un container. Per carità, tutto questo è molto più che triste, ma c’è un elemento ancora più cupo, brutto, un elemento che dà a questa storia una connotazione disperante: la cattiveria.
Sì, perché quest’uomo è stato denunciato per aver violato la legge andando a dormire a casa sua piuttosto che in un container congelato, è stato denunciato da qualcuno che, evidentemente, lo voleva colpire e voleva fargli male. Ecco l’elemento davvero brutto di tutta la vicenda, un elemento di disumanità a cui ci stiamo abituando, in un mondo di uomini lupo pronti a sbranarsi per un brandello di carne o la carogna di un animale.
Questo Sindaco si dice certo che si tratti di una denuncia strumentale, politica. Non ho difficoltà a crederlo. Oggi la politica si fa con le carte bollate, con le minacce di querela, con le querele stesse, intasando le aule dei tribunali anziché i consigli comunali, impegnando avvocati anziché coltivare la dialettica democratica.
È così ovunque, lo vediamo a livello nazionale e lo vediamo nei piccoli casi come questo, in un contesto come il terremoto dove sta venendo fuori il peggio dell’umanità, la cattiveria più pura, la volontà di prevaricazione più cieca e bieca, dove questa piccola triste storia si aggiunge a una lunga serie di storie di cittadini mortificati, impauriti, omertosi per tema di ritorsioni, di sindaci indagati per stupidaggini, di sindaci che gettano la spugna e altri inferociti per salvaguardare quel residuo misero di potere rimastogli. Sì, fa tristezza vedere degenerare l’arte di amministrare la cosa pubblica, l’arte di occuparsi del bene comune, in queste meschine ritorsioni. Ma è così che va, dobbiamo abituarci. E magari adeguarci.

Luca Craia