mercoledì 27 febbraio 2019

I 21 milioni che non arrivano. Farabollini: Ceriscioli in ritardo. Cerisicoli: abbiamo presentato la domanda in tempo.


Con una nota del 1 febbraio scorso, il Commissario Straordinario per la Ricostruzione, Piero Farabollini ha scritto ai Presidenti delle Regioni colpite dal terremoto per sollecitare l’invio della richiesta di trasferimento della quota dei fondi previsti dall’art. 20 del D.L. 189/2016 e denominati “Concessione di agevolazioni nella forma del contributo in conto capitale alle imprese che realizzino o abbiano realizzato, a partire dal 24 agosto 2016, investimenti produttivi nei territori delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, colpite dal sisma del centro Italia”. In realtà il Commissario specifica che è solo la Regione Marche a non aver richiesto la propria quota di 21.700.000 Euro, pari al 62% delle risorse complessive, bloccando così, sempre secondo Farabollini, il trasferimento totale dei fondi.
Rispondendo a un’interrogazione del Consigliere Regionale Marzia Malaigia presentata proprio in funzione della missiva del Commissario Straordinario, il Presidente Ceriscioli afferma, invece, di aver richiesto i fondi in data 17 dicembre. A questo punto viene da chiedersi chi dei due, tra il Presidente e il Commissario, faccia confusione con le date. Per togliere ogni dubbio basterebbe tirare fuori le carte.

Luca Craia


MATELICA, CITTADINANZA ONORARIA A MIMMO LUCANO. Zaffiri (Lega nord). “Ipotesi fuori luogo che tradisce lo spirito trasversale dell’amministrazione comunale”


Comunicato integrale

Non ci sta il capogruppo della Lega nord in Consiglio regionale, Sandro Zaffiri, all’ipotesi di concedere la cittadinanza onoraria della città di Matelica all’ex sindaco di Riace, Mimmo Lucano. “Una proposta completamente fuori luogo – commenta Zaffiri – che mina profondamente lo spirito di trasversalità che ha animato, finora, la lista civica a sostegno del primo cittadino della città matelicese”.
“Non soltanto, si tratterebbe di una ipotesi non pienamente condivisa dall’intero Consiglio comunale – rileva ancora il capogruppo della Lega – ma sarebbe una dubbia provocazione, in attesa di conoscere l’esito delle vicende giudiziarie che interessano l’ex sindaco di Riace per fatti che riguardano il sistema dell’immigrazione e dell’accoglienza”.
Ma per l’esponente del Carroccio vi è ancora di più.
“Il nome di Mimmo Lucano non può essere assolutamente accostato a quella che è, invece, un’insigne figura di Matelica, cioè quella di Enrico Mattei – commenta Zaffiri – che rappresenta un simbolo di impegno imprenditoriale e civile, che ha lavorato e vissuto proprio in questa splendida città marchigiana”.
“Se andasse a compimento una scelta così modaiola e di facciata – conclude polemicamente Zaffiri – a rimetterci sarebbe sicuramente l’immagine di Matelica e dei suoi cittadini”.


Sandro Zaffiri

Montegranaro: bilancio condiviso con Santa Maria e San Liborio. Col centro non ci parlano.


Il bilancio è stato approvato lunedì sera in Consiglio Comunale, con ampio dibattito tra le forze politiche, qualche mugugno qualche rivendicazione come da copione, specie per questo che è l’ultimo bilancio preventivo di questa consiliatura. La particolarità sta nel concetto di bilancio condiviso, concetto sempre più astratto, anno dopo anno, nonostante l’Amministrazione Mancini aveva dichiarato negli intenti il contrario. Gli incontri con la cittadinanza non sono mai stati un momento di condivisione, di concertazione, di democrazia partecipata vera, ma sono sempre venuti dopo che il bilancio era stato già redatto, e la partecipazione si è sempre ridotta alla sola enunciazione del testo e alla sua eventuale spiegazione, senza alcun apporto allo stesso da parte dei cittadini.
Ma almeno gli anni passati si andava quartiere per quartiere, si spiegava il bilancio a tutte le parti del paese che, come si sa, è piuttosto articolato geograficamente e socialmente. Quest’anno, invece, gli incontri si sono tenuti solo in due quartieri: San Liborio, al Circolo ACLI, e Santa Maria, al circolo Vecchio Pozzo. Nessun incontro per Villa Luciani, nessun incontro per il centro. E il rammarico è proprio per il centro, dove si è registrata una nuova vitalità grazie alla nascita del Comitato “Paese Mio” e dove era possibile toccare con mano, incontrando la gente, quali siano i problemi reali in quello che è sicuramente il quartiere più problematico tra i vari quartieri cittadini, tutti a loro volta con problemi. Un’occasione persa per il confronto e per quel poco che resta della partecipazione tanto nominata a parole. Un peccato.

Luca Craia