Cresce, il Presepe Vivente di Montegranaro. Oggi si è tenuta
la consueta conferenza stampa di presentazione, alla quale non ho potuto
partecipare ma, avendo avuto ampia relazione da parte del Presidente, Mauro
Lucentini, è come se ci fossi stato.
È la sesta edizione, quella di quest’anno, un’edizione nel
segno della continuità e della crescita. Non ci sono novità eclatanti, non ci
sono intenzioni di record, si vuole solo migliorare quello che già è molto ma
molto buono. Per farlo, arrivano importanti patrocini, tra confermati e nuovi,
come quello dell’Arcidiocesi di Fermo che vedrà l’arcivescovo, Monsignor
Pennacchio, ad aprire la seconda giornata, quella del 30. Poi ci sono il Senato
della Repubblica, la Camera di Commercio, La Regione Marche e il Comune di
Montegranaro, che quest’anno ha stanziato 1500 Euro di contributo. Arrivano
anche 2000 Euro dalla Questura del Senato, un contributo economico e un
sostegno morale importante, visto che viene attribuito a una sola associazione
culturale per ogni provincia italiana.
Matera è la patria dell’arcivescovo di Fermo ma è anche la
sede del più grande presepe vivente italiano. Matera è la Capitale Europea
della Cultura per il 2019, e in quest’ottica si sta lavorando per gemellare i due
presepi, una linea culturale che rafforza lo spirito religioso che muove l’iniziativa
montegranarese e la valorizza ulteriormente.
Ma soprattutto è la presenza di 40 associazioni montegranaresi,
quasi tutte quelle presenti in paese, grandi e piccole, ognuna che porta il
proprio contributo alla realizzazione della manifestazione secondo le proprie
forze, a dare immenso valore al Presepe Vivente di un paese da anni diviso su
tutto, sempre più difficile da coordinare proprio a causa della massiccia
presenza di associazioni culturali che sono sì una ricchezza ma che hanno
sempre impedito la creazione di una Proloco cittadina. Un paese difficile,
Montegranaro, dove la politica entra in ogni anfratto della società e cerca di
prenderne possesso, specie negli ultimi anni, che solo la grande capacità organizzativa
e il carisma di Mauro Lucentini sono riuscite a unire, superando steccati
ideologici, interessi, orientamenti politici, tutti a lavorare in un’unica direzione.
È per questo che l’annuncio di voler lasciare la presidenza
dell’Ente Presepe, da parte del suo fondatore, desta preoccupazione. La
macchina del Presepe Vivente è una macchina complessa, che va guidata sapendo
esattamente come funziona. Lucentini è, a mio modesto parere, l’unico al
momento in grado di gestirla e garantirne il funzionamento, almeno nel panorama
attuale. Le sue motivazioni per farsi da parte sono condivisibili: Lucentini ha
responsabilità e impegni politici importanti, ed è pensabile che ne avrà di
maggiori in futuro. Il suo timore è di non riuscire a gestire il tutto al
meglio. Ma la sua capacità di organizzare e aggregare è cosa difficile da
replicare. Vedremo, c’è tempo, non lascerà comunque prima dell’estate prossima.
Intanto godiamoci questo bel momento in cui Montegranaro,
almeno una volta all’anno, si unisce e lavora al massimo delle sue capacità,
offrendo un evento straordinario che deve perpetuarsi e diventare sempre più
radicato nella comunità. Potremo camminare tra le luci delle fiaccole e le
tante meravigliose scene fino alla Natività, sabato 29 e domenica 30 dicembre,
a partire dalle 17.
Luca Craia