martedì 27 novembre 2018

SAE MARCE - LEONARDI: SI PRENDE ATTO CHE IL RICORSO ANCORA NON C'E' E CHE 90 SAE SONO ANCORA INAGIBILI


LA RISPOSTA IN AULA DELL'ASSESSORE SCIAPICHETTI EVIDENZIA QUANTO DA MESI FRATELLI D'ITALIA VA DENUNCIANDO


Discussa in Consiglio regionale l'interrogazione di Elena Leonardi sulla vicenda delle SAE inutilizzabili che vede centinaia di persone, come li ha definiti la capogruppo di Fratelli d'Italia, terremotate per due volte. Tetti impregnati di umidità, infissi deteriorati o malfunzionanti, rivestimenti interni marci, e tante altre problematiche che portano all'abbandono delle strutture medesime: un quadro drammatico nella già pesante tragicità che gli sfollati subiscono da ben due anni. Situazione peraltro ammessa in Aula dallo stesso assessore Sciapichetti, in risposta all'interrogazione della Leonardi. Le casette inutilizzabili a carico del Consorzio Arcale, è stato detto, sono ben 53, mentre quelle con la pavimentazione intrisa di acqua e con funghi e muffe, sono 36 a carico del Consorzio CNS. Le persone assegnatarie sono state trasferite negli alberghi causa anche lo spostamento di tutti gli arredi che erano stati posti nelle casette stesse. Ambienti di vita già precaria che sono complicati da questi pesantissimi disagi, sono queste, a due anni dal sisma, situazioni inaccettabili – prosegue Leonardi – la quale ricorda che la Regione doveva intervenire già molto tempo prima.
Si è poi accesa una vivace polemica quando l'assessore regionale ha dichiarato che la Regione sta predisponendo i relativi atti per il ricorso contro le Società aggiudicatarie dell'appalto. La Leonardi ricorda che questo tipo di annunci va avanti sin dallo scorso anno in merito ai ritardi nella consegna delle SAE, poi con le problematiche dei boiler esplosi con il freddo o, ancora, delle fognature malfunzionanti mentre ormai servirebbero urgentemente solo i fatti. Leonardi ricorda di aver inoltrato anche un accesso agli atti al Servizio Regionale competente, in merito al quale non è stato mai risposto. Le parole di Sciapichetti – conclude Leonardi – confermano che sinora la Regione, richiamata più volte alle proprie responsabilità dalla capogruppo di Fratelli d'Italia, non ha ancora presentato nessun esposto pur essendo parte lesa nella vicenda.

Ceriscioli ha firmato: è guerra tra Regione Marche e Governo sul Decreto Genova.


Il dado è tratto: il Presidente Ceriscioli ha dichiarato guerra al Governo Conte. Questo è il testo dello scarno comunicato stampa diramato oggi dalla Regione Marche.

«Il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, ha firmato questa mattina il ricorso per illegittimità costituzionale del cosiddetto Decreto Genova, convertito in legge, nella parte che toglie l’intesa tra le Regioni colpite dal sisma e lo Stato, per tutti gli atti del Commissario straordinario. “Noi vogliamo affermare un diritto che riteniamo spetti ai nostri cittadini. Il governo ha fatto questa scelta, a nostro giudizio sbagliata, e confidiamo che la Corte Costituzionale riconosca l’illegittimità di questo atto – spiega il presidente Ceriscioli –. La legge non rispetta la Costituzione perché non prevede l'intesa con le Regioni su materie concorrenti, come previsto dagli articoli 117 e 118 che sanciscono il principio di leale collaborazione tra istituzioni. E’ impossibile ricostruire senza la partecipazione dei territori, noi crediamo che questo percorso vada fatto insieme”».
Dopo due anni di immobilismo, bastone tra le ruote, insulti ai terremotati (“gentaglia” furono definite due rappresentanti in visita al Consiglio Regionale dall’Assessore Casini), nastri tagliati per casette fradice,  non si dimostra il minimo pudore e si fa avanti a testa bassa per affermare un diritto che non è affatto “dei cittadini”, come afferma Ceriscioli, quanto un punto di principio politico per ribadire quanto si è distanti ad Ancona dalla realtà del territorio, specie di quello lontano da Pesaro. È un’iniziativa vergognosa che va ad aggiungersi a una lunga serie di azioni compiute dagli amministratori regionali che hanno portato le Marche a essere la Regione in cui l’emergenza post-sisma, comunque disastrosa ovunque, è stata la peggiore. In ogni caso, la presa di posizione di oggi creerà ulteriori problemi generando un solco a dividere il Governo dalla Regione. Un colpo di genio.

Luca Craia