giovedì 22 novembre 2018

POVERTA’ DILAGANTE, LA MAGGIORANZA NASCONDE I DATI SOTTO IL TAPPETO. Zaffiri (Lega): “Parole e comparsate non fanno la differenza”


Comunicato integrale

“Le passerelle ai Convegni, gli esercizi di retorica, le Giornate dedicate non cambiano lo stato delle cose, il problema della povertà è serio, dilagante e andrebbe affrontato col piglio giusto”. A tornare sul pezzo è il capogruppo della Lega in Consiglio regionale, Sandro Zaffiri, che, in un colpo solo, fa filotto con presidente di Giunta, Consiglio e Garante dei Diritti. “Il primo (Ceriscioli) ha dimostrato, con le inefficaci politiche messe in campo dal suo Esecutivo nei settori del lavoro e dell’occupazione di non saper invertire la rotta di un trend negativo in fatto di impoverimento generale. Il secondo (Mastrovincenzo), anziché sottolineare ogni volta la sua partecipazione a eventi e convegni, farebbe miglior cosa se rinverdisse il suo passato nel sindacato dove la sola lettura dei dati sulla povertà avrebbe davvero infuocato gli animi e attivato le azioni. Infine, un pensiero al Garante dei Diritti, il quale ha affermato, in un’occasione pubblica, che “il problema della povertà nelle Marche è meno preoccupante che altrove”…che dire? Caro avvocato Nobili, i dati non vanno nascosti sotto al tappeto, perché, purtroppo, la drammaticità del problema resta ed è dilagante”.

Sandro Zaffiri

La Mezzina ha mietuto le sue vittime. La strada è pericolosa e sottovalutata.


Ancora vittime sulla Mezzina, oggi. Un ragazzo di 32 anni che perde la vita per strada è una tragedia straziante, specie per chi, come me, in vita sua ha percorso moltissimi chilometri per lavoro e sa quali rischi si corrono, molto spesso non per causa propria. Molto spesso gli incidenti sono frutto di comportamenti incauti, ma altrettanto spesso accadono per lo stato delle infrastrutture che, in Italia, come purtroppo sappiamo bene, sono da troppo tempo abbandonate a se stesse con una manutenzione superficiale e insufficiente.
Non so, al momento, come sia accaduto. So però che la strada teatro di questa sciagura è una strada pericolosa. La Mezzina è una strada a scorrimento veloce di fatto ma non di diritto, è una strada che porta ad andare veloci ma non è adatta per farlo, è una strada densa di un traffico che non era stata progettata per sostenere. Ci sono incroci a raso pericolosissimi e poco segnalati, ci sono cartelli insufficienti, una segnaletica latitante e, soprattutto, un manto stradale viscido e insidioso, specie se bagnato e peggio se ghiacciato.
È una strada che manca di manutenzione, che avrebbe bisogno di un asfalto drenante, di segnali chiari, di regolamentazione agli incroci, come le tanto invocate rotonde. È una strada in cui la velocità andrebbe limitata con sistemi attivi e passivi. Invece non si fa nulla. Le rotatorie sono un miraggio, ma potrebbero salvare vite e impedire incidenti gravi se installate a ogni incrocio. E il tutor, che c’era, almeno in un tratto, è stato tolto, eliminando anche l’ultimo deterrente efficace.
Sono profondamente addolorato per quanto accaduto, e sono arrabbiato. Perché gli incidenti capitano, per carità, ma si può e si deve fare del tutto per limitarli. Su quella strada non si sta facendo niente.

Luca Craia

Raffica di furti in appartamento a Montegranaro.


Continuano l’escalation di crimini a Montegranaro. Nel pomeriggio di ieri sono stati visitati dai ladri almeno tre appartamenti e, in alcuni casi, il bottino è stato anche consistente. In particolare, ho notizia di un furti avvenuto in via Zoli dove, intorno alle ore 18.00, i malviventi si sono introdotti in un’abitazione passando per una dipendenza attigua e forzando una finestra. All’interno hanno messo tutto a soqquadro per portarsi via un bottino di circa 1800 Euro, lasciando altri beni anche di valore che sembra non siano stati di loro interesse, segno questo che indica una banda di malviventi non troppo organizzati. Sempre nel pomeriggio di ieri si ha notizia di altri fatti analoghi, in via Vecchia Fermana e in via Di Vittorio.
Montegranaro si mostra insicura, nonostante gli sforzi dei Carabinieri e la presenza di telecamere di videosorveglianza. Questo significa che occorre un’azione più complessa e articolata. La presenza di un forte degrado urbano e sociale in alcuni quartieri alimenta senz’altro la presenza di elementi dediti al crimine, e le conseguenze sono queste. Serve quindi una politica volta a eliminare il degrado e a smantellare quel tessuto di omertà e connivenza su cui la criminalità si alimenti e prospera.

Luca Craia