giovedì 2 agosto 2018

Montegranaro: commercianti del centro sul piede di guerra. L’isola pedonale uccide il commercio e fa danni economici.

È palpabile l’esasperazione dei commercianti del centro di Montegranaro. Ieri sera si sono riuniti, come programmato, per fare il punto della situazione dopo l’ordinanza che regola la chiusura per isola pedonale di viale Gramsci, nel periodo estivo, facendola partire alle 16.30 del pomeriggio fino alle 7.00 del giorno successivo; i nuovi orari non sono mai stati decisi senza essere discussi con loro, nonostante le rassicurazioni. All’incontro, convocato presso la sede del poliambulatorio E.B. dalla rappresentante locale della Confcommercio, Laura Bisacci, hanno partecipato quasi tutti gli esercenti della zona interessata, che va da viale Gramsci a piazza San Serafino, passando per largo Conti.
Tutti molto preoccupati per il futuro, i negozianti non riescono a comprendere i motivi per i quali sia stata presa questa decisione di cui sfugge la reale utilità, in quanto, oltretutto, negli orari stabiliti dall’ordinanza, il viale è ovviamente deserto in quanto, dato il calore del pomeriggio, in quel frangente il luogo è quanto di più inospitale si possa pensare.
Soprattutto, però, gli esercenti del centro non mandano giù la chiusura totale a ogni discussione, partecipazione, ragionamento condiviso da parte dell’Amministrazione Comunale, in particolare dell’Assessore al Commercio, Giacomo Beverati, che sta assumendo così una posizione che va esattamente nell’opposta direzione a quella di curare e lavorare per il bene del commercio cittadino.
Alla riunione era presente anche la rappresentane provinciale della Confcommercio, Teresa Scriboni, e alcuni esponenti dell’opposizione, come Eros Marilungo e Mauro Lucentini. Se la Confcommercio ha ovviamente dato pieno appoggio a iniziative che evidenzino il grande disagio dei negozianti, l’opposizione ha preso buona nota del problema facendosi carico di muoversi a livello istituzionale con iniziative che possano sostenere la posizione dei commercianti.
È da evidenziare che la Maggioranza di Governo del paese non era stata invitata in quanto, come afferma Laura Bisacci, dei tanti accordi, promesse e garanzie fornite finora dagli Amministratori, non si è verificato nulla, in un continuo tergiversare culminato con l’ultima ordinanza presa motu proprio dal Comune senza minimamente consultarsi con gli imprenditori coinvolti.  
Le iniziative in programma, scaturite dalla discussione di ieri sera, sono diverse, in attesa che la Minoranza Consiliare porti anch’essa le sue proposte a livello istituzionale. I Commercianti, molto compatti, hanno sostanzialmente costituito un cartello a difesa dei propri interessi che poi collimano con gli interessi stessi del paese. Nelle vetrine degli esercizi verrà affisso un manifestino che informerà la clientela di quanto sta accadendo e del perché debba subire i disagi che sta subendo per andare a far compere in centro. Verrà anche realizzata una campagna informativa tramite affissioni stradali, mentre sono allo studio altre iniziative per portare alla conoscenza della popolazione questa assurda situazione.
Contemporaneamente si sta ragionando con i consulenti legali sulla possibilità di agire legalmente per il risarcimento dei danni oggettivamente fin qui subiti come mancati incassi, danni facilmente documentabili semplicemente facendo il raffronto tra i corrispettivi degli anni passati e quelli dell’ultimo periodo, ossia da quando sono iniziati i lavori per il “nuovo” viale Gramsci a oggi.
È fondamentale capire che la posizione dei commercianti non è soltanto a tutela del proprio legittimo interesse di operatori economici, ma anche a sostegno della qualità della vita stessa in quanto la figura del commerciante riveste un ruolo sociale importante per il centro storico di Montegranaro. La presenza del commercio è imprescindibile se si vuole che il cuore del paese, già gravemente malato a causa di problemi antichi e moderni, possa continuare a battere. Il negozio del centro è un presidio di civiltà, di controllo, di umanità. È impensabile poter progettare qualsiasi intervento per il recupero del centro storico, come sembra che Beverati stia cercando di fare, quando contemporaneamente si prendono decisioni come queste che danneggiano in maniera grave e forse irrimediabile uno dei fondamenti della vita stessa del quartiere. Evidentemente non si hanno affatto le idee chiare.

Luca Craia

mercoledì 1 agosto 2018

Il Sindaco Mancini assente agli incontri istituzionali provinciali. Non la calcolano o non le piacciono più le foto?


Non c’era, Ediana Mancini, Sindaco di Montegranaro, alla conferenza stampa di stamattina per la presentazione del nuovo accordo di rete siglato dai tre gestori dei servizi idrici del Fermano, Tennacola, Astea e Ciip. Si tratta di un accordo importante, al di là del fatto che possa essere positivo o meno per il territorio, un accordo che vede il placet e la partecipazione dei Sindaci del territorio. Infatti stamattina c’erano Paolo Calcinaro, Sindaco di Fermo, Nicola Loira, Sindaco di Porto San Giorgio, Maria Teresa Mircoli, Sindaco di Monterubbiano, Nazzareno Franchellucci, Sindaco di Porto Sant’Elpidio e Domenico Ciaffaroni, Sindaco di Montefortino.
Montegranaro non c’era. Eppure il paese è servito dalla Tennacola e dovrebbe essere interessato a questo accordo. Come mai il nostro Sindaco non era presente? Non lo hanno invitato? Aveva da fare? Eppure di solito non perde occasione per farsi fare una foto di gruppo con cariche istituzionali, preferibilmente più alte della sua. Ma oggi non c’era. Forse è già in ferie.

Luca Craia

(foto: Informazione.tv)

A questo punto il razzismo è contro gli Italiani e tradimento verso la Nazione.

Commento di Cacile Kyenge, esponente politico PD

I fatti di Moncalieri sono la punta dell’iceberg di una situazione paradossale che si è venuta a creare in Italia da tempo ma che sta subendo un’impennata dopo l’insediamento del nuovo Governo. Per i pochi che non ne fossero al corrente è successo questo: c’è un balordo o un gruppo di balordi che girano per il paese piemontese lanciando uova sui passanti. Finchè le vittime sono stati passanti italiani bianchi non è successo niente, nel momento in cui è stata colpita una ragazza italiana di colore il caso è diventato nazionale, indicato da tutti i giornali, dai politici di opposizione e da una certa nomenclatura come un episodio di razzismo quando anche un bambino dell’asilo capirebbe che il razzismo non c’entra nulla.
Commento di Fiorella Mannoia, cantante
È la punta di un iceberg, dicevamo, un iceberg di disinformazione, di strumentalizzazione politica, di stupidità generalizzata che conduce direttamente verso un danno grave verso il Popolo Italiano, accusato ingiustamente di razzismo. Intendiamoci, in Italia ci sono i razzisti come in ogni altro Paese, non ne siamo immuni, così come ci sono i deficienti. Ma utilizzare un deficiente che spara con un fucile ad aria compressa e colpisce una persona di colore per far passare il messaggio che in Italia abbiamo un problema generalizzato di razzismo, è gravissimo e danneggia l’Italia e la sua immagine.
Commento di Rula Jebreal, giornalista RAI
L’Italia è un Paese che vive di turismo, è un Paese accogliente verso gli stranieri per sua stessa natura e per opportunità economica. Fornire all’estero un’immagine fortemente artefatta, con l’evidente scopo di avere un tornaconto politico ed elettorale, è una sorta di tradimento nei confronti del proprio Paese. E quando a tradire sono i giornalisti, i politici e vertici dello Stato, la situazione diventa davvero preoccupante.
Uno striscione
I giornalisti stanno facendo un autentico massacro, non controllando le notizie, partendo di stomaco nel dare commenti tutt’altro che professionali, agendo spesso in totale malafede, evidentemente manovrati da poteri più grandi di loro. La sinistra italiana è assolutamente accecata dalla perdita di potere e dalla possibilità di acquisire un minimo di visibilità cavalcando una realtà artefatta e creata ad hoc.
La Repubblica
Tutto questo comporta rischi notevoli, oltre al danno immediato che si crea. Si rischia la tensione sociale, la rottura irreparabile di equilibri che ci sono e consentono di fatto lo svolgimento civile della convivenza tra etnie e tra Italiani stessi, sempre più divisi tra le parti politiche, anch’essi manovrati a piacimento da un utilizzo scellerato dell’informazione. Una situazione esplosiva, estremamente preoccupante, della quale i responsabili sono evidenti e saranno chiamati, prima o poi, a dar conto della propria scelleratezza.

Luca Craia