giovedì 28 giugno 2018

Bocciato l’emendamento proroga delle tasse per i terremotati. Responsabilità di tutto il Senato.


Il cosiddetto “Decreto Gentiloni” è stato approvato oggi dal Senato della Repubblica e questo è un fatto positivo. Era l’ennesimo decreto emesso dal vecchio esecutivo per cercare di rimediare al disastro perpetrato ai danni dei terremotati. Contiene norme che dovrebbero agevolare la ricostruzione per quanto servirebbe ben altro. La cosa grave, però, è che l’emendamento presentato dal PD per sospendere il pagamento delle tasse nelle aree del cratere é stato respinto. L’approvazione dell’emendamento avrebbe molto aiutato le popolazioni colpite dal terremoto, per cui attendiamo che la maggioranza spieghi il motivo della bocciatura.
Si stracciano le vesti quelli del PD e questo è comprensibile. Meno comprensibile è il fatto che, per sospendere le tasse ai terremotati, si siano dovuti presentare degli emendamenti da parte del Pd, appunto, a un decreto scritto e ideato dal Pd. Se la norma fosse stata inserita direttamente nel decreto, oggi non staremmo qui a discutere. Siamo di fronte all’ennesimo caso che dimostra come il Pd si sia reso conto di determinate problematiche solo una volta all’opposizione, mentre quando era al governo e, quindi, in grado di risolvere, le ha ignorate bellamente. Per cui, di questa situazione, comunque gravissima, la responsabilità la possiamo spalmare equamente a tutti. Ora si spera che vi si ponga rimedio alla Camera, dove il provvedimento approderà nei prossimi giorni.

Luca Craia

Risorgimarche a Forca di Presta mentre a Castelluccio c’è la massima fioritura. Non era meglio un’altra data?


Domenica prossima sarà presumibilmente il fine settimana di massima fioritura a Castelluccio, un evento che, al di là dei soliti imbecilli che calpestano le colture per farsi la foto che, purtroppo, non mancano mai,  richiama numerosissimi escursionisti che arrivano sull’altipiano, spendono e danno un po’ di linfa vitale alla mortificata economia della zona, vittima di terremoto e politica. Ma proprio per domenica si è pensato di organizzare il concerto di Piero Pelù a Forca di Presta.
Il problema è che, con l’evento programmato da Risorgimarche, andare a Castelluccio rischia di diventare piuttosto difficoltoso, in quanto per passare servono i pass per il concerto. Questo comporta che, chi non è interessato al concerto ma vuole solo andare a godersi la fioritura che, ripetiamo, avrà il suo picco proprio in questi giorni, o non passa o deve fare giri impossibili. Molto probabile che in tanti si scoraggino e desistano.
È evidente che questo non porta alcun vantaggio all’economia locale, anzi, probabilmente la danneggia. Sarebbe stato saggio e opportuno organizzare il concerto per un’altra data, magari a fioritura terminata, onde non interferire con qualcosa che richiama tanta gente di per sè e consentire agli escursionisti di arrivare sul piano di Castelluccio liberamente.
Spero che chi andrà al concerto vorrà almeno farsi un giro per Castelluccio. Comprare da mangiare e da bere presso le aziende locali ed evitare di massacrare i campi di lenticchie per farsi le foto. E se magari Risorgimarche si interfacciasse maggiormente col territorio per collaborare e non interferire con il suo normale andamento economico, sarebbe meglio per tutti. E le Marche (ma anche l’Umbria, in questo caso) risorgerebbero prima e meglio.

Luca Craia

mercoledì 27 giugno 2018

La Magia dei Sibillini a Visso con Vissosteniamo.

Ancora iniziative per ridare vita a Visso da parte dell’associazione Vissosteniamo, nata lo scorso anno proprio per questo e che sta lavorando alacremente nel produrre con puntualità ed efficacia eventi sempre più accattivanti, mirati al territorio e alla sua gente. La prossima iniziativa si chiama “La Magia dei Sibillini” e, con una formula consolidata, propone una due giorni di divertimenti e degustazioni davvero attraente.
Si parte sabato 28 luglio alle ore 17.00 con l’apertura degli stand gastronomici, il DJ Set e la diretta radio a cura di Multiradio presso Risorgi Visso per proseguire alle 18.30 con l'associazione culturale L'Orastrana che propone Nooz, favole tradizionali e antiche novelle marchigiane illustrate e musicate dal vivo, il tutto nell’area bimbi dei Giardini del Lago. Dopo cena, che si potrà gustare presso gli stand gastronomici, alle 21.15 ci sarà un divertente spettacolo comico con le Pere Cotogne, nell’area Risorgi Visso. La prima giornata si concluderà alle 23:00 con lo spettacolo di giocoleria, danza, manipolazione del fuoco previsto presso il bar Il Laghetto e proposto da Mana Performing Arts seguito a mezzanotte dal Dj Set con Multiradio, sempre presso Bar Il Laghetto.
Domenica 29 luglio Si comincia alle ore 11.00 aprendo gli stand gastronomici. Le proposte partiranno alle 11.30 con Circoludobus, che darà la possibilità di provare dei giochi in legno tradizionali nell’area bimbi dei Giardini del Lago. Alle 13.00 il Duo Acustico Murashka suonerà presso il Palco del Lago mentre alle 15.00, nell’area Risorgi Visso, si terrà uno spettacolo di Opera Buffa. Alle 16:00 il Bollaio Matto, ai Giardini della Pesa, e a seguire, alle 17.00 e nello stesso spazio, ci sarà un’interessante asta di opere eseguite al Recanati Art Festival, il cui ricavato andrà in parte a Visso, il tutto realizzato in collaborazione con l'Associazione WhatsArt e Nooz. Gran finale alle 18.00 quando saliranno sul palco del Lago i Marumba, Orlando e Desperados.
Partecipare a iniziative come questa, oltre a essere ovviamente e indubbiamente divertente, dà un aiuto reale e concreto alle popolazioni colpite dal terremoto, che hanno bisogno di gente che torni nei paesi e che spenda, perché di questo si tratta, spendere i propri soldi per far ripartire l’economia. Il resto è cornice.

Luca Craia

Via Bore Chienti a 30 all’ora. Nessuno lo rispetterà ma la coscienza è a posto.


Via Bore Chienti, a Montegranaro, “sopporta un discreto traffico veicolare, poiché funge da collegamento/scorciatoia tra via Dei Monti e la S.P. Lungo Chienti”. Così ammette l’ordinanza emessa il 25 giugno scorso dal Comando di Polizia Municipale per limitare, in detta strada, la velocità a 30 chilometro all’ora. La motivazione è la seguente: la strada “non dispone di una banchina transitabile in nessun tratto e, in caso di eccessivo accostamento, può esservi il pericolo di caduta in un fosso laterale”. Vero, anche molto, e nel tempo abbiamo visto diverse vetture puntare il muso dentro il fosso laterale.
La soluzione, però, appare inutile ai fini della sicurezza. Siamo seri: a 30 km/h allora non ci va nemmeno il vecchio col cappello, specie in discesa. Mettere un limite di questo tipo è un palliativo, visto che si sa benissimo che non verrà rispettato e che non ci sarà mai nessuno a controllare e sanzionare. La strada è davvero pericolosa, ma per ridurne la pericolosità servono misure serie, e non un’ordinanza che stabilisce un limite di velocità che nessuno rispetterà. Occorre mettere dei paracarri, cercare di allargare dove possibile, soprattutto occorre un asfalto come Dio comanda, che eviti alle vetture di pattinare come su Holiday on Ice già con due gocce di pioggia.
Ma così la coscienza è a posto e, se uno sventurato precipiterà dentro al fosso, magari perché piove e perché andava a 42 km/h, la colpa sarà soltanto sua. E amen.  

Luca Craia