sabato 3 giugno 2017

La rabbia degli assessori. Si governa con la bava alla bocca

È stupefacente la risposta dell'assessore Perugini e del vicesindaco Ubaldi al comunicato di Gismondi di due giorni fa. Il testo, pubblicato da pochi minuti sulla pagina Facebook del Comune di Montegranaro, è rabbioso, ringhioso, privo di ogni mitigazione istituzionale. Non parlano così, le istituzioni, almeno non dovrebbero. Le istituzioni dovrebbero rispondere alle accuse con serietà e serenità, dando prova di agire nella tranquillità di chi fa il giusto.
Qui si fa il contrario e si prova il contrario. È un linguaggio da opposizione, quell'opposizione che il governo cittadino continua a fare nonostante sia, appunto, al governo da tre anni. Anzi, diciamo che un tono così violento non lo hanno mai usato nemmeno quando erano davvero all'opposizione e ne avevano titolo.
Le giustificazioni, poi, sono risibili. Da noi, per IMU e TASI, si paga come negli altri comuni "simili", dicono gli assessori Cricche e Crocche. Però si pagano le aliquote massime e il doppio della media nazionale, e questo non lo dicono. Un paese in crisi forse più di tutti gli altri del distretto calzaturiero, in evidente difficoltà, testimoniata dalla mancanza di introiti per oneri di urbanizzazione e una preoccupante evasione, andrebbe sostenuto e aiutato, non vessato con le tasse usando la puerile giustificazione che lo fanno anche gli altri.
Poi si scende nelle opere pubbliche, e qui si entra nel mondo dei sogni. I due vedono strade asfaltate, mentre i cittadini vedono buche dove si fanno male i bambini. I due vedono pulizia, mentre i cittadini vedono sporcizia, disordine ed erbacce che si stanno mangiando il paese.
Verrebbe da chiedersi se Cricche e Crocche vivano davvero a Montegranaro. 

Luca Craia

giovedì 1 giugno 2017

La Regione “ricolloca” i pacchi… ops… gli sfollati. La situazione nelle strutture secondo Ancona.



Degli oltre 12.000 sfollati presenti nelle strutture costiere, oggi sono presenti nei camping e negli alberghi della costa marchigiana 784 persone. Secondo la Regione Marche, a fine giugno dovrebbero restarne soltanto 375. È quanto afferma un fumosissimo comunicato stampa scritto in una lingua che somiglia vagamente all’italiano e che, per capirlo, l’ho dovuto rileggere tre volte e ancora non sono sicuro di aver capito bene.
 Molti hanno scelto di andare in autonoma sistemazione per ricevere il contributo” dice il comunicato, lasciando intendere che il punto è il contributo e non lo sballottamento a cui questa gente è sottoposta. Per quanto riguarda il caso “Natural Village”, la Regione comunica che “ha ricollocato tutte le persone che hanno deciso di spostarsi dalla struttura”, come fossero pacchi da spostare da un magazzino all’altro. E poi fa i nomi di quelli che sono rimasti, uno per uno, anche spiegando bene bene in che villino sono ospitati, alla faccia della privacy.
Pieroni è soddisfatto: “Voglio ringraziare tutte le persone che in questi mesi stanno facendo un lavoro straordinario per assistere gli sfollati della costa” dice “ringraziamo anche le strutture alberghiere. Molte totalmente o parzialmente hanno prorogato fino a dicembre la permanenza degli sfollati. Per quanto riguarda i cittadini colpiti dal sisma già da 15 giorni tutti sapevano dove sarebbero stati trasferiti secondo le loro esigenze, assistiti dalla protezione civile. Le disponibilità degli alberghi infatti sono da mesi superiori alle reali esigenze”. E se questo è vero, mi pare chiaro che qualcuno ha dormito, e non sono certo gli sfollati.

Luca Craia


14 richiedenti asilo a lavorare volontariamente per il Comune di Montegranaro. Uno nel settore cultura.




Sono quattordici i richiedenti asilo che verranno a Montegranaro. Lo ha stabilito una delibera di giunta votata da tutti gli assessori tranne Roberto Basso che era assente. SI tratta di un progetto che fa riferimento a un protocollo di intesa di un paio di anni fa, siglato dalle Prefetture marchigiane, la Regione e l’ANCI, interpretando una circolare del Ministero dell’Interno del 2014 con la quale si raccomanda agli enti locali di trovare qualcosa da fare agli stranieri accolti in Italia che, con la loro inattività, creano situazioni negative.
I quattordici stranieri lavoreranno su base volontaria, ossia non li obbliga nessuno, ma non si capisce cosa accadrebbe se non lavorassero come ci si aspetta. I volontari saranno inviati a Montegranaro dalla Perigeo NGO, una delle tante organizzazioni non governative che gestiscono i flussi dei migranti. La proposta, comunque, è partita dal Comune di Montegranaro che ritiene, evidentemente, che in questo modo si possa sopperire alle croniche mancanze di personale.
Dei quattordici stranieri, tredici saranno impiegati nel settore lavori pubblici mentre uno aiuterà l’assessorato alla cultura. Se questa iniziativa porterà benefici a Montegranaro è presto per dirlo. Certo è che il Comune si adopera molto per sostenere i migranti ma davvero poco fa per sostenere i propri cittadini in difficoltà. Anche questa è una questione di priorità.

Luca Craia