È
stupefacente la risposta dell'assessore Perugini e del vicesindaco Ubaldi al
comunicato di Gismondi di due giorni fa. Il testo, pubblicato da pochi minuti
sulla pagina Facebook del Comune di Montegranaro, è rabbioso, ringhioso, privo
di ogni mitigazione istituzionale. Non parlano così, le istituzioni, almeno non
dovrebbero. Le istituzioni dovrebbero rispondere alle accuse con serietà e
serenità, dando prova di agire nella tranquillità di chi fa il giusto.
Qui si fa il
contrario e si prova il contrario. È un linguaggio da opposizione,
quell'opposizione che il governo cittadino continua a fare nonostante sia,
appunto, al governo da tre anni. Anzi, diciamo che un tono così violento non lo
hanno mai usato nemmeno quando erano davvero all'opposizione e ne avevano
titolo.
Le
giustificazioni, poi, sono risibili. Da noi, per IMU e TASI, si paga come negli
altri comuni "simili", dicono gli assessori Cricche e Crocche. Però
si pagano le aliquote massime e il doppio della media nazionale, e questo non
lo dicono. Un paese in crisi forse più di tutti gli altri del distretto
calzaturiero, in evidente difficoltà, testimoniata dalla mancanza di introiti
per oneri di urbanizzazione e una preoccupante evasione, andrebbe sostenuto e
aiutato, non vessato con le tasse usando la puerile giustificazione che lo
fanno anche gli altri.
Poi si
scende nelle opere pubbliche, e qui si entra nel mondo dei sogni. I due vedono
strade asfaltate, mentre i cittadini vedono buche dove si fanno male i bambini.
I due vedono pulizia, mentre i cittadini vedono sporcizia, disordine ed erbacce
che si stanno mangiando il paese.
Verrebbe da
chiedersi se Cricche e Crocche vivano davvero a Montegranaro.
Luca Craia
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