venerdì 29 maggio 2015

Una sensibilità sociale decisamente di sinistra



Una maggioranza strana, la nostra, eterogenea. Lo abbiamo detto fin da subito che lo era, ricordate? La chiamavamo “lista Stranamore”. Una maggioranza composta per due terzi da elementi di sinistra (o presunti tali) e da un terzo di estrema destra. Ci si aspetterebbe che la maggioranza della maggioranza ne caratterizzi l’azione, quantomeno sul piano culturale per non dire ideologico. Invece questa giunta dimostra quotidianamente delle connotazioni prettamente di destra.
Prendiamo a esempio l’azione di controllo sulle case popolari: il fatto di imputare agli inquilini di quest’ultime cifre piuttosto pesanti indica la sensibilità che questa amministrazione, nella fattispecie dell’assessorato ai servizi sociali in quota Ubaldi, ha verso le problematiche sociali. Chi occupa una casa popolare per definizione non è particolarmente agiato. Come si fa a pensare che possa pagare oltre ottomila Euro di arretrati? E senza un dettaglio del conteggio. Considerando oltretutto la situazione di estremo disagio in cui gran parte degli occupanti vive a causa dello stato degli stabili, lasciati all’incuria, praticamente inagibili.
È un sistema davvero poco di sinistra. Eppure in maggioranza c’è anche Sel. Che ne pensa, la sinistra comunista di questo modo di fare? E gli esponenti del Pd? O sono diventati tutti discepoli del vicesindaco?

Luca Craia

giovedì 28 maggio 2015

Il senso estetico e la cura del centro storico




Abbiamo un assessore apposito per il centro storico, quindi è lecito aspettarsi un certo tipo di attenzioni. Questo assessore è anche architetto, quindi è lecito aspettarsi un certo tipo di competenza e di senso estetico. Abbiamo anche un piano particolareggiato del centro storico e quindi è lecito che il Comune, per primo, dia l’esempio ai cittadini evitando di installare incongruità e obbrobri vari.
Quindi se allibisco di fronte agli sfregi che lo stesso Comune ha compiuto a Porta Romana credo di poter essere compreso. Prima hanno installato un faretto sulla passerella pedonale posteriore, cosa apprezzabile, ma per portarci la corrente hanno piazzato una canalina di rame (anche questo apprezzabile) alta più di un metro che sporge proprio sopra la porta come fosse un’antenna. Orribile. Non paghi di tutto ciò hanno sostituito la vecchia porta in legno che, per quanto mal messa, ben si armonizzava col contesto architettonico, per metterci una lastra di ferraccio saldato male che, dopo pochi giorni, sta già diventando marrone di ruggine.
Ora mi domando: se questo è il senso estetico di chi detta le regole per il centro storico siamo messi molto male. Se questa è la competenza c’è davvero da preoccuparsi. Se questa è l’attenzione e la cura che si riserva al castello di Montegranaro siamo rovinati.

Luca Craia