sabato 9 novembre 2019

Bibbiano punta dell’iceberg. Affido mascherato sospetto in provincia di Ancona. La denuncia di Marzia Malaigia.


Comunicato integrale

“Il caso di Bibbiano ha scosso l’Italia, ma la triste realtà è che gli illeciti verificatisi nel paesino del reggiano rappresentano soltanto la punta dell’iceberg. Alcune propaggini di questo iceberg sono apparse a più riprese sui quotidiani nazionali negli ultimi mesi. La prassi diffusa è quella di allontanare i bambini solo sulla base di semplici segnalazioni, anche senza precise motivazioni verificate. E voglio ricordare che l’allontanamento dovrebbe essere una misura estrema, motivata da ragioni estremamente serie. Purtroppo,  queste motivazioni in moltissimi casi non esistono o  sono vaghissime, incomprensibili, assurde. Emblematica la testimonianza rilasciata proprio ieri nei giornali da una mamma della provincia di Ancona.Un “affido mascherato” che sarebbe avvenuto proprio nel Tribunale per i Minorenni del capoluogo. Il Giudice in questione, querelato dal legale Miraglia su richiesta della madre biologica della bambina data in affido, avrebbe avuto degli incontri privati con la psicoterapeuta incaricata delle perizie mediche e l’avrebbe convinta, sotto pressioni, a dichiarare l’infermità della madre biologica della bambina data in affido a una coppia, sempre stando alla denuncia del legale, amica del Giudice.
Mi si gela il sangue a pensare che possa esserci davvero anche nella nostra regione  un giro di affari sul dolore dei genitori, sulle lacrime dei bambini… Un sistema che coinvolgerebbe tutte le categorie: dai magistrati, ai dirigenti pubblici, agli assistenti sociali, alle cosiddette psicologhe forensi, agli educatori ecc..
Continuerò ad accogliere chiunque voglia denunciare  la sofferenza nel non poter più vedere il proprio figlio ingiustamente  e seguitero a monitorare il lavoro svolto dalle autorità competenti in seno alla regione”.

Marzia Malaigia

venerdì 8 novembre 2019

MONTEGRANARO MERITA RISPETTO – COINVOLGIAMO LA CITTADINANZA PER LA CITTA’ DEL FUTURO


Comunicato integrale

Nel complimentarci con l’Amministrazione Comunale ed i tecnici che l’hanno assistita, dimostratisi abili ad intercettare le risorse per il rifacimento del complesso scolastico di Via Martiri D’Ungheria, dove due dei tre plessi esistenti delle scuole medie sono stati dichiarati inagibili per carenze nella qualità dei calcestruzzi, alcune domande vorremmo porre e porci.
Leggiamo di un progetto presentato al MIUR, per l’abbattimento e la realizzazione di nuovi plessi, di oltre 3,5 milioni di euro di cui oltre 500 mila euro per oneri progettuali, finanziato dallo stato per 3 milioni di euro e dal Comune di Montegranaro per 571.000 euro.
La domanda che vorremmo porre all’Amministrazione Comunale, ed ai cittadini tutti, è se reputano opportuna la ricostruzione del nuovo plesso nel medesimo sito.
Ricordiamo che la scelta dell’originario insediamento risale agli anni ’60 e che Via Martiri D’Ungheria, che allora pullulava di fabbriche, costituiva la zona industriale per eccellenza del paese.
Da allora i concetti di fabbrica, come pure gli standard delle abitazioni e così via sino alle concezioni urbanistiche in merito alla corretta collocazione di edifici pubblici (come scuole ed ospedali) sono profondamente mutati nel tempo per effetto di nuovi e più moderni stili di vita, di nuove esigenze e concezione della città.
Non a caso oggi il concetto di paese, rispetto a 60 anni fa, costituisce una realtà profondamente cambiata e la stessa Via Martiri D’Ungheria , oltre ad essersi spopolata di tutti gli insediamenti produttivi, pur essendo prossima al centro del paese, presenta molto più di ieri delle grandi difficoltà nell’essere raggiunta sia a livello pedonale che con le autovetture.
Se alle carenze viarie, al dedalo di sensi unici necessari per entrare nella via e per uscirne, alla difficoltà di proseguire se solo una macchina viene parcheggiata fuori posto, alla impossibilità di raggiungere la zona solo per effetto di una piccola coltre di neve, alla difficoltà di essere percorsa da autobus e dagli stessi scuolabus, non va dimenticato che non presenta, nei pressi dei plessi delle scuole, aree esterne da destinare a spazi di evacuazione e soprattutto non vi è disponibilità di spazi di parcheggio.
Non va dimenticato pure che l’accesso a Viale Zaccagnini è solo consentito da una lunghissima, ripida ed anacronistica scala, impossibile da utilizzare per coloro che abbiano difficoltà a deambulare e che la stessa Via Martiri d’Ungheria pur pullulando in alcune ore di studenti non presenta, non avendone lo spazio utile, nemmeno l’ombra di un marciapiede ?
Lo stesso palasport ivi presente, nato come palestra scolastica oltre 50 anni fa, non riesce più ad assolvere alle sue funzioni in maniera sicura visto che le normative che si sono succedute nel tempo ne fanno un impianto vetusto, con rilevantissime spese di gestione per il riscaldamento e l’illuminazione, oltretutto in un ambiente privo di uscite di sicurezza, bagni per il pubblico ed ogni e qualsiasi requisito che un impianto pubblico dovrebbe garantire.
Non sarebbe più opportuno individuare altre aree, magari prossime alla città, che non presentino tutte quelle carenze di Via Martiri D’Ungheria dove poter edificare un nuovo plesso, magari realizzato in legno o altri materiali a prova di sisma, disposto in un unico piano, privo di barriere architettoniche, con ampi spazi verdi e aree di evacuazione, facilmente raggiungibile da autobus e scuolabus, magari pure dotate di ampi e comodi parcheggi ?
Alla luce delle considerazioni di cui sopra, visto e considerato che una scelta così impegnativa merita di essere seriamente valutata da tutte le forze politiche e di essere affrontata insieme a tutta la città, dove il contributo di tutti i cittadini può risultare prezioso,  perché non indire delle pubbliche assemblee o raccogliere il pensiero dei tanti che vorrebbero una città più nuova e più moderna provando a cambiare scelte anacronistiche fatte oltre 60 anni fa ?
Noi, come Gruppo Consiliare di MONTEGRANARO TRA LA GENTE lo faremo.
Auspichiamo pure che il Sindaco e l’Amministrazione Comunale la pensino come noi e vogliano ascoltare i cittadini.
Montegranaro merita rispetto.

Gruppo Consiliare di MONTEGRANARO TRA LA GENTE

Predappio, il treno per Auschwitz e la destra delle stupidaggini


Io non li capisco, certi esponenti della destra italiana. Sembrano a libro paga della sinistra per far perdere voti al proprio schieramento, per creare timore verso la forza politica che sta comunque spopolando nei sondaggi. Se la destra oggi pare stia sfondando il 50% dei consensi, non è certo grazie a sindaci e deputati che vanno alle cene con testone pelato di Mussolini sul menu o che si mettono di traverso contro viaggi di istruzione relativi ai campi di sterminio. Anzi. Sono piuttosto convinto che la destra starebbe molto più avanti del 50% se questi personaggi confusi e, speriamo per loro, felici si occupassero, che so, della promozione del gioco della ruzzola nel mondo. Che poi, a parte la stupidità dei fatti in sé, ci sono le giustificazioni post-sputtanata. Oggi ascoltavo il Sindaco di Predappio e pensavo fosse Zelig, invece diceva sul serio. Ora, posto che il PD sia ormai invotabile da chiunque abbia un minimo di capacità discernitiva, posto che i Cinquestelle sono ormai destinati all’estinzione per sterilità intellettuale, se la destra non riesce a ripulirsi di questa gente e, soprattutto, di tutto questo ingombrante, puzzolente, macero e schifoso retaggio del passato fascista, si farà sempre più fatica a votarla. Per cui vi invoco, Meloni, Salvini e compagnia cantante: sbatteteli fuori, fate pulizia, fateci stare un po’ tranquilli. Per pietà.

Luca Craia