lunedì 14 ottobre 2019

MOZIONE DELL'ONOREVOLE FRANCESCO ACQUAROLI (FDI) PER IMPEGNARE IL GOVERNO AD INTERVENIRE SULLE CRITICITÀ DEI PROVVEDIMENTI ECONOMICI E FISCALI RELATIVI AL SISMA


Comunicato integrale

Correttivi e modifiche urgenti alla Zona Franca Urbana del sisma 2016,  proroga dei termini di pagamento della “rottamazione delle cartelle”, dell'applicazione del credito d'imposta e della busta paga pesante. Presentata nei giorni scorsi alla Camera una mozione del deputato marchigiano di Fratelli d'Italia per impegnare il Governo ad intervenire sulle criticità dei provvedimenti di carattere economico e fiscale che pesano sui terremotati.
“Bene la proroga della restituzione della busta paga pesante e soprattutto lo scorporo delle rate delle tasse sospese, che incombeva sui terremotati in un'unica soluzione di cinque mensilità – ha affermato Acquaroli – un provvedimento necessario e urgente che alla fine è arrivato ad un passo dalla scadenza e consente a migliaia di lavoratori terremotati di poter diluire con criterio la restituzione della busta paga pesante. Un proposta che avevo inserito anche nella mia mozione presentata proprio questi giorni, ben consapevole dell'urgenza e delle richieste provenienti dai territori, anche se le necessità di modifiche urgenti, correttivi e integrazioni sono numerose, e ritengo che la gestione del post-sisma debba subire una vera e propria svolta. Chiedo a gran voce un'attenzione particolare del Governo su queste tematiche. La tragedia che ha colpito il centro Italia tre anni fa deve entrare all'apice delle priorità dell'esecutivo, perché è questione di sopravvivenza e del futuro del cuore della nostra penisola e non può più essere derogata ad appendice di questo o quell'altro decreto in una continua corsa contro il tempo”.
Oltre alla proroga della busta paga pesante, in particolare la mozione riguarda dei correttivi alla Zona Franca Urbana. Acquaroli chiede infatti al Governo di emanare un provvedimento che chiarisca che per i professionisti che hanno subito un calo di fatturato nei periodi di riferimento verrà aperta una nuova procedura per la presentazione delle domande (con contestuale modifica della piattaforma che recepisca in pieno le novità introdotte dallo Sblocca Cantieri a favore dei professionisti), permettendo l’accesso sia a chi non ha presentato la domanda pur avendone i requisiti, sia a chi l’ha presentata ma non ha mai utilizzato il credito per la mancata assunzione di dipendenti. È necessaria una riapertura immediata e “generalizzata” dello Sportello Z.F.U. per consentire di presentare l’istanza anche a coloro che non l’avevano fatto nelle precedenti finestre temporali e anche valutare l’apertura di un’ulteriore finestra temporale che consenta l’accesso alle agevolazioni per le nuove imprese che si costituiranno fino al 31 dicembre 2019, non essendo di utilità alcuna la finestra temporale di un solo mese tra giugno e luglio. Importante, inoltre,  prevedere infine nella prossima legge di bilancio un incremento significativo della dotazione finanziaria per la F.U. “Sisma Centro Italia”, visto che la Legge di Bilancio 2019 ha stabilito che le agevolazioni saranno concesse per il biennio 2019/2020 utilizzando esclusivamente le risorse precedentemente stanziate (circa 493 milioni di euro) e non ancora fruite dalle imprese beneficiarie
Il deputato di Fratelli d'Italia inoltre ha chiesto al Governo di ammettere a beneficio anche i contribuenti a cui è applicabile il regime fiscale di vantaggio e forfetario per i contribuenti minimi e di istituire una nuova ZFU per i soggetti che hanno subito ordinanze di sgombero anche recenti, con conseguenti enormi danni all’attività, verificando il calo di fatturato nel periodo intercorrente tra la data dello sgombero stesso ed i successivi 120 giorni, accertando la riduzione di fatturato raffrontando il periodo di cui sopra allo stesso periodo dell’anno 2015.
Non solo Zona Franca. Nella mozione di impegna il Governo a prorogare sia dei termini di pagamento delle “rottamazioni” per le zone interessate al sisma, sia una riapertura del periodo agevolato, così da consentire un riequilibrio temporale della misura agevolativa, inclusa una riapertura dei termini per la presentazione delle istanze nelle sole aree del c.d. “cratere sismico”, ma anche a prorogare l'agevolazione del credito d’imposta e a prevedere la possibilità della cessione del credito a soggetti privati in luogo della compensazione nel modello F24 a scomputo delle imposte.

Via Don Minzoni: un piccolo tassello per recuperare il centro storico di Montegranaro.

Non è un intervento risolutivo, quello effettuato in via Don Minzoni, a Montegranaro rimuovendo la famigerata impalcatura sempiterna. Non lo è né per il problema specifico, in quanto lo stabile, seppur non a rischio crolli, rimane uno dei problemi principali di tutto il quartiere antico; e non lo è per la questione generale del degrado che attanaglia il centro storico, in quanto le problematiche sono tante, complesse e concatenate tra loro. Ma il vedere tornare la luce in quel tratto di una delle vie principali del castello ha un valore simbolico notevolissimo, nonché conseguenze pratiche non di poco conto.
Partiamo da queste ultime: in via don Minzoni si vede il sole, si vede il cielo, c’è di nuovo aria e non più soltanto fetore, buio e timore che ti caschi qualche pezzo di impalcatura o di tetto in testa. Il traliccio era una messa in sicurezza che non metteva in sicurezza niente, piuttosto esso stesso era diventato un pericolo. Ora si può passare senza timori e senza quel senso di schifo che ti chiudeva la gola per quella decina di metri. Anche le macchine ora passano più agevolmente, e questo è un altro dei gravi problemi del centro storico: la carrabilità. In questo piccolo tratto è stato risolto. C’è un miglioramento estetico notevole, a tutto vantaggio dell’aspetto generale del quartiere e di quel poco che rimane del valore immobiliare delle case. Insomma, ci sono vantaggi pratici immediati, anche se il problema dello stabile rimane e la soluzione è comunque temporanea.
Poi c’è il valore simbolico: vedere sparire quell’orribile intreccio di tubi rugginosi tenuti insieme col fil di ferro dà un po’ di speranza ai residenti che, la speranza, la stanno perdendo del tutto, inascoltati, peggio, presi in giro da chi amministra con promesse su promesse che puntualmente vengono disattese. La speranza è che qualcosa, effettivamente, si può fare, basta volerlo. Solo che non può essere che, per muovere qualcosa, tocca scrivere, protestare, prendere iniziative per quasi vent’anni, sentendosi raccontare favolette su fantomatici progetti di cui non si riesce a sapere nulla e che giacciono da anni in qualche cassetto.
Quanto fatto in via Don Minzoni dimostra che si può fare molto, anche subito, partendo da piccoli interventi. Solo che serve crederci e serve investirci. In questo caso si è investito, senza crederci più di tanto, piuttosto lo si è fatto probabilmente per stanchezza, dopo le innumerevoli sollecitazioni, e forse anche per timore di qualche conseguenza legale, vista la pericolosità sempre più acuta della situazione. Ma, se ci fosse un progetto vero, concreto, se ci fosse davvero la volontà di risolvere il problema, le soluzioni ci sono e non sono così difficili da applicare. Basta volerlo. Basta crederci. Basta aprirsi ai cittadini, anziché erigere muri, collaborare, parlarci, anziché chiudere il telefono in faccia o non rispondere alle lettere.

Luca Craia

sabato 12 ottobre 2019

“Io sto con i bambini strappati”. Manifestazione della Lega per i bambini allontanati dalle famiglie.

Questa mattina in Piazza Roma ad  Ancona si è svolta la manifestazione “Io sto con i bambini strappati”.

Comunicato integrale

I consiglieri regionali Lega, Sandro Zaffiri e Marzia Malaigia hanno fatto un focus sulla tematica dei minori allontanati dalle famiglie.” Il ricorso all’allontanamento dei minori in situazioni di difficoltà di una famiglia deve essere l’ estrema  ratio- afferma la Malaigia- non è pensabile che solo nelle Marche siano circa 2000 i bambini strappati al l’affetto di mamma,papà, nonni,zii e cugini”. 
Zaffiri ha evidenziato un sistema diffuso su tutto il territorio nazionale oltre che regionale, in cui rappresentanti dello Stato è delle Istituzioni sono spesso conniventi con chi gestisce un business miliardario intorno alle case famiglia. “È’ ora di dire basta a questa speculazione sulla pelle dei bambini.
Chiederemo un ulteriore incontro con il Presidente del Tribunale dei Minori – afferma Zaffiri - per sollecitare un suo fermo intervento sulla dilagante situazione nelle Marche”.Alla manifestazione oltre che genitori e nonni, hanno partecipato rappresentanti di associazioni che si occupano di tutela dei minori.