lunedì 6 maggio 2019

Torna con Arkeo La Notte dei Musei a Montegranaro: visite a Sant’Ugo con gli armigeri longobardi di Fortebraccio.


Anche quest’anno torna a Montegranaro La Notte dei Musei, l’iniziativa a carattere europeo inserita nella più ampia manifestazione “Gran Tour dei Musei” coordinata dal Museo Diffuso delle Marche per il Ministero dei Beni Culturali e per l’Assessorato alla Cultura della Regione. L’evento è, come sempre, curato da Arkeo e prevede, per il 18 maggio, l’apertura serale dell’Ecclesia di Sant’Ugo con visite guidate gratuite da parte di Sabina Salusti, guida turistica abilitata, nonché degli altri volontari di Arkeo.
Quest’anno c’è anche una interessante novità: saranno presenti nell’antica chiesa gli armigeri di Fortebraccio Veregrense, il gruppo di ricerca e rappresentazione storica della scherma antica, conosciuto in tutta Italia e noto per le sue numerose collaborazioni, tra cui con l’Archeodromo di Poggibonsi. Fortebraccio non è soltanto scherma e rappresentazione di combattimenti ma è anche e soprattutto accurata ricerca storica sulla morfologia di armi e armamenti, sui materiali, sulle tecniche da cui scaturiscono riproduzioni estremamente fedeli alle originali. Sarà quindi possibile ammirare vesti, paramenti, armature e armi longobarde così com’erano all’epoca in cui Sant’Ugo era officiata dai monaci benedettini e Montegranaro ancora non esisteva. 


La cornice rimane la stupenda ecclesia di Sant’Ugo, costruzione antichissima, precedente al IX secolo, impreziosita da affreschi databili dal ‘200 al ‘500, ricchi di suggestive allegorie e densi di misteri.
Una serata ricca di storia, cultura e arte, ma divertente e affascinante. Un’occasione da non perdere per ammirare i magnifici affreschi di Sant’Ugo in un contesto estremamente suggestivo. Si apre alle 21,30 di sabato 18 maggio.

Luca Craia


sabato 4 maggio 2019

Arkeo: analisi spettroscopica del pigmento per datare meglio gli affreschi di Sant’Ugo.


Arkeo non fa soltanto promozione turistica per il territorio, non apre soltanto quel tesoro inestimabile che è l’Ecclesia di Sant’Ugo per farla visitare ai turisti che vengono da tutta Italia e dall’estero, non solo custodisce quel luogo e lo tiene monitorato curandolo in ogni particolare. Arkeo lo studia, vuole saperne di più, ha intessuto negli anni una rete di contatti con esperti di pittura medievale, di storia e di architettura, non che con restauratori e tecnici della conservazione, per avere sempre più definita la storia di questo luogo meraviglioso, storia che, ancora oggi, appare per molti versi misteriosa.
Per esempio, la datazione degli affreschi: è vero che la scritta didascalica sul San Paolo asserisce che la fattura dello stesso, e conseguentemente degli altri considerabili coevi, sia il 1299 (MCCLXXXXIX). Ciononostante, non possiamo avere la certezza che questa non sia, invece, la data di un rimaneggiamento, cosa piuttosto frequente all’epoca. Così come non abbiamo alcuna datazione certa per gli affreschi inquadrabili nel secolo successivo.
Per questo motivo, grazie all’aiuto dello storico dell’architettura Medardo Arduino, la cui amicizia ci è sempre preziosa, abbiamo preso contatto con una società che si occupa di effettuare degli studi spettroscopici sui pigmenti. Tramite questi studi, effettuati con tecniche per niente invasive che consentono di lavorare in situ sul pigmento del dipinto senza possibilità di arrecarvi alcun danno, avremo la possibilità di verificare i dati storici in possesso oppure di aprire nuove ipotesi di studio se non una datazione certa, nonché notizie specifiche sulle tecniche di realizzazione.
È un altro piccolo tassello che poniamo nel puzzle che stiamo ricomponendo circa la storia dell’ecclesia e della stessa Montegranaro, un puzzle che, fin qui, ci ha permessi di rivedere alcune tesi ritenute verosimili fino a poco tempo fa e riportate nei pochi testi a disposizione. Ricordiamo che tutti gli sforzi che compiamo non gravano minimamente sulla collettività in quanto le somme necessarie derivano direttamente dalle casse dell’associazione.

Luca Craia