Arkeo non fa soltanto promozione
turistica per il territorio, non apre soltanto quel tesoro inestimabile che è l’Ecclesia
di Sant’Ugo per farla visitare ai turisti che vengono da tutta Italia e dall’estero,
non solo custodisce quel luogo e lo tiene monitorato curandolo in ogni
particolare. Arkeo lo studia, vuole saperne di più, ha intessuto negli anni una
rete di contatti con esperti di pittura medievale, di storia e di architettura,
non che con restauratori e tecnici della conservazione, per avere sempre più
definita la storia di questo luogo meraviglioso, storia che, ancora oggi,
appare per molti versi misteriosa.
Per esempio, la datazione degli
affreschi: è vero che la scritta didascalica sul San Paolo asserisce che la
fattura dello stesso, e conseguentemente degli altri considerabili coevi, sia
il 1299 (MCCLXXXXIX). Ciononostante, non possiamo avere la certezza che questa non
sia, invece, la data di un rimaneggiamento, cosa piuttosto frequente all’epoca.
Così come non abbiamo alcuna datazione certa per gli affreschi inquadrabili nel
secolo successivo.
Per questo motivo, grazie all’aiuto dello
storico dell’architettura Medardo Arduino, la cui amicizia ci è sempre
preziosa, abbiamo preso contatto con una società che si occupa di effettuare
degli studi spettroscopici sui pigmenti. Tramite questi studi, effettuati con
tecniche per niente invasive che consentono di lavorare in situ sul pigmento del
dipinto senza possibilità di arrecarvi alcun danno, avremo la possibilità di
verificare i dati storici in possesso oppure di aprire nuove ipotesi di studio
se non una datazione certa, nonché notizie specifiche sulle tecniche di
realizzazione.
È un altro piccolo tassello che poniamo
nel puzzle che stiamo ricomponendo circa la storia dell’ecclesia e della stessa
Montegranaro, un puzzle che, fin qui, ci ha permessi di rivedere alcune tesi
ritenute verosimili fino a poco tempo fa e riportate nei pochi testi a
disposizione. Ricordiamo che tutti gli sforzi che compiamo non gravano
minimamente sulla collettività in quanto le somme necessarie derivano
direttamente dalle casse dell’associazione.
Luca
Craia